Tokyo 2020, Naomi Osaka accende la fiamma olimpica. E ora il mondo del tennis aspetta il suo ritorno – Il video

La scelta di nominare come ultima tedofora l’atleta nota per il suo impegno sociale aveva suscitato alcune polemiche in Giappone

A dare inizio ufficialmente alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è stata la tennista Naomi Osaka, l’ultima tedofora della staffetta della cerimonia di apertura. La scelta dell’atleta è stata fortemente simbolica: nei giorni che hanno preceduto l’inaugurazione dei Giochi la sua figura ha suscitato diverse polemiche in Giappone, a causa sia delle sue origini (metà giapponesi e metà haitiane), sia della sua residenza negli Usa. 23 anni, nata in Giappone e cresciuta in America, è una delle sportive più attese in questa competizione mondiale. Quando è diventata professionista, nel 2013, Osaka ha scelto comunque di rappresentare il Giappone. Ad appena 23 anni è la donna che guadagna di più nel mondo dello sport: secondo Forbes, nell’ultimo anno ha guadagnato oltre 60 milioni di dollari.


Al di là delle sue doti sportive (ha vinto 4 Slam), Osaka è diventata nota in tutto il mondo per le sue dichiarazioni e la sua attenzione ai temi sociali: oltre al sostegno per il movimento antirazzista Black Lives Matter, Osaka ha portato alla luce il tema dei disagi psicologici parlando apertamente della sua depressione. La tennista, tra le favorite del torneo olimpico, non gioca in una gara ufficiale dal 30 maggio scorso, quando si ritirò dal Roland Garros a causa della decisione degli organizzatori del torneo di multarla per non essersi presentata a una conferenza stampa. Osaka aveva dichiarato che le organizzazioni «non hanno riguardo per la salute mentale degli atleti».


Immagine di copertina: Profilo Facebook Naomi Osaka

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