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«Ho nuotato con il sorriso»: l’addio di Federica Pellegrini a Tokyo 2020 – Il video

28 Luglio 2021 - 06:11 Redazione
olimpiadi tokyo 2020 federica pellegrini
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«Sì, il record del mondo è ancora mio ma penso che mancherà poco. Vent'anni di nuoto che si chiudono», dice. Poi ufficializza il rapporto con Matteo Giunta

«È stato tutto molto bello, non si vedeva ma anche mentre nuotavo avevo il sorriso»: Federica Pellegrini ha parlato al termine della finale dei 200 stile alle Olimpiadi di Tokyo 2020, in cui si è piazzata settima. «Sono felice, è stata la finale che ho sentito più di tutte le altre. È stato un bel viaggio. Sì, il record del mondo è ancora mio ma penso che mancherà poco. Vent’anni di nuoto che si chiudono», le parole della Divina a Eurosport. E ancora. «Sono molto contenta della decisione presa in questi giorni definitivamente, penso sia il momento giusto e anche il modo giusto perché più importante di una finale olimpica non c’è nulla. Ora sono in pace». «Non ho mai pensato di chiedere troppo al mio fisico, onestamente ho sempre accettato i cambiamenti che la mia vita mi ha messo di fronte, cercando una reazione immediata. Sapevo che il posticipo dei Giochi avrebbe cambiato un po’ le carte in regola ma è stato così per tutti e non solo per me. Sono molto contenta», ha aggiunto. E ora il nuoto? «In qualche modo rimarrò aggrappata a questo sport».

Ai microfoni del Tg1 Federica ha anche ufficializzato il suo rapporto con l’allenatore Matteo Giunta: «Se non ci fosse stato Matteo probabilmente avrei smesso qualche anno fa: è un grandissimo allenatore e un compagno di vita speciale e spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati molto bravi in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo». Infine: «Di solito non entro sorridendo e non esco sorridendo dalla vasca. Oggi è stato tutto bello, anche mentre nuotavo non si vedeva ma sorridevo. Era il momento giusto per me, mi hanno detto che queste cose si capiscono, come accendere e spegnere la luce. A questo sport io ho dato e ricevuto tutto quello che potevo. Quella di oggi è stata una delle gare più difficili e sicuramente una di quelle che ricorderò».

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