Torna alta la tensione di Val Susa, due agenti feriti. I No Tav rivendicano l’assalto al cantiere: «Non basteranno 10 mila poliziotti per fermarci»

La condanna della ministra Lamorgese: «Inaccettabili episodi di violenza». Il Sap: «Non staremo a guardare, ma le istituzioni devono intervenire»

Si alza sempre di più la tensione in Val di Susa, dove nella giornata di ieri, 31 luglio, circa 150 attivisti No Tav hanno attaccato il cantiere di Chiomonte. Gli attivisti inizialmente hanno tentato di tagliare con delle cesoie parti di concertina, dopodiché hanno iniziato a lanciare pietre, fumogeni e bombe carte contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Nell’assalto sono stati feriti due poliziotti. E dopo gli scontri di ieri e alla luce delle dichiarazioni della ministra Lamorgese, che nei giorni scorsi alla Camera aveva annunciato di aver assegnato quasi 10mila unità di rinforzo per seguire le proteste in Val Susa, oggi i No Tav rivendicano l’attacco e ribadiscono: «Non basteranno diecimila agenti per fermarci», spiegando che ieri sono riusciti a «entrare all’interno del cantiere e a mettere fuori uso un Lince dell’esercito». 


Il Sap: «Non staremo a guardare, ma le istituzioni devono intervenire»

Dura e immediata la risposta della questura di Torino che, in un comunicato stampa, ha parlato di «un violento attacco senza precedenti». In parallelo, Antonio Perna, Segretario generale provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), in una nota ha assicurato che «il Sap non starà a guardare, non possiamo lasciare impunito un gesto così vile. Nell’aggressione di ieri non c’è scappato il morto per miracolo e di certo non bisogna aspettare che accada». E aggiunge: «Siamo l’unico Paese in Europa che permette questo, l’unico e il solo che pensa di usare la Polizia come valvola di sfogo di balordi criminali. Questa non è democrazia». E Perna, nella nota, richiama l’attenzione del Viminale: «Le istituzioni, molto solerti se bisogna procedere contro i poliziotti, devono intervenire tutte: non si può aspettare che ci siano altre guerriglie urbane. Siamo stanchi». 


La condanna di Lamorgese: «Inaccettabili episodi di violenza»

Un richiamo colto dalla ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, che ha duramente condannato gli scontri, definendoli «inaccettabili episodi di gravissima violenza che mettono in pericolo l’incolumità degli operatori di polizia e che nulla hanno a che vedere con il diritto di manifestare liberamente». Lamorgese ha poi espresso «vicinanza e solidarietà ai due agenti rimasti feriti negli scontri di ieri sera nei pressi del cantiere di Chiomonte» e ringraziato «tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine e dell’Esercito impegnati quotidianamente per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico in Val di Susa». 

Foto in copertina: FACEBOOK / NO TAV

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