Allerta caldo, oggi il picco massimo: dal 16 agosto la prima tregua. Come difendersi dall’anticiclone Lucifero

L’anticiclone africano che sta arroventando l’Italia in questi giorni andrà avanti almeno fino a Ferragosto. Secondo le previsioni meteo, la morsa del caldo dovrebbe attenuarsi già dal 16 agosto

L’ondata di caldo non smette di soffocare l’Italia da ormai diversi giorni, con temperature fino ai 48.8 gradi: un picco che ha fatto battere al Paese il record europeo. Secondo le previsioni la giornata di oggi 13 agosto è quella dell’allerta più alta in cui l’anticiclone africano “Lucifero” fa scattare l’allarme in almeno 15 città da bollino rosso. Il caldo torrido e asfissiante. che non sta dando scampo neanche nelle ore notturne, ha molto di anomalo non solo per i gradi record ma anche per la sua durata. L’anticiclone africano che tra oggi e domani toccherà anche il nord in città come Milano e Verona, persiste nel Sud Italia ormai da giugno senza tregue. Una dinamica metereologica che gli esperti definiscono inusuale, abituati a intervalli a più riprese con conseguenti ondate periodiche. Stavolta è diverso e il nesso tra le anomalie climatiche con i danni provocati all’ambiente è diventato uno dei temi centrali, affrontati anche da Open con la scienziata Claudia Tebaldi. Coautrice del Sesto rapporto di valutazione rilasciato dal gruppo intergovernativo di scienziati del cambiamento climatico (Ipcc) e approvato dai 195 Paesi dell’Onu, la professoressa lancia l’allarme sull’irreversibilità degli effetti collaterali causati dal riscaldamento globale.


Le avvertenze del ministero della Salute

Nel frattempo su territorio nazionale il ministero della Salute definisce i rischi: il bollino rosso di allerta corrisponde a un pericolo di “Livello 3“. Uno scenario in cui gli effetti negativi sulla salute a causa del troppo caldo non riguardano solo i soggetti fragili come bambini e anziani, ma tutta la popolazione in generale. Fondamentale allora sarà proteggersi nella maniera giusta adattandosi ad abitudini quotidiane che potranno aiutare a fronteggiare le prossime ore roventi. Accorgimenti a cui si dovrà stare attenti almeno fino al 16 agosto, quando secondo le previsioni de ilmeteo.it sulla base dei dati del Centro europeo di reading Ecmwf le temperature dovrebbero calare. Le previsioni prevedono una riduzione termica di circa 12 gradi per le perturbazioni che colpiranno soprattutto il Centro-Nord nei due giorni dopo Ferragosto. Coinvolto dai nubifragi in parte anche il Sud.


Come difendersi

  • Integrare i liquidi persi e abbassare la temperatura corporea. Non si tratta soltanto della classica raccomandazione di bere molta acqua. L’obiettivo è riuscire a far abituare il corpo a una temperatura continua di quasi 49 gradi nei casi peggiori. L’adattamento sul lungo periodo non può prescindere dall’idratazione continua soprattutto quando l’alto tasso di umidità impedisce all’organismo di innescare quelle reazioni utili alla termoregolazione. Una fra queste è il sudore, utile a dissipare il caldo corporeo: l’umidità altissima gli impedisce di evaporare rendendo molto meno sopportabile le temperature esterne. Litri d’acqua e docce frequenti saranno ottimi alleati.
  • Rimanere a casa anche senza condizionatore. Nelle ore calde è raccomandato non uscire ed evitare l’esposizione diretta al sole. Non dovrà essere l’assenza di un condizionatore a farci scegliere passeggiate in aree verdi apparentemente più fresche delle mura di casa, o comunque in zone trafficate: in estate caldi come questa i livelli di ozono nell’aria crescono molto, con la possibilità di causare disturbi respiratori.
  • Cosa fare in casa nelle ore più calde? Oltre alla costante idratazione del corpo, gli esperti suggeriscono anche di rinfrescare gli ambienti schermando le finestre con tende, persiane e tapparelle durante il giorno. L’abitudine sarà poi quella di svolgere gran parte della giornata nella stanza più fresca bagnandosi spesso con acqua. Anche concedersi minuti o ore di sonno è un buon modo per abbassare il calore corporeo.
  • Climatizzatore o ventilatore? Gli esperti consigliano il ventilatore soltanto se non si superano i 32°C e non c’è troppa umidità.
  • Come vestirsi. Scarpe aperte, abiti chiari e leggeri, non aderenti e in fibre naturali. Sarà utile poi evitare capi sintetici che impediscono la traspirazione. Se fuori casa, non dimenticare occhiali da sole oltre a un cappello leggero e di colore chiaro, meglio se a falda larga.
  • Cosa mangiare. Liquidi, vitamine, antiossidanti e sali minerali. Le quattro chiavi alimentari per difendersi dal caldo non sono troppo complicate da trovare: l’abitudine dovrà essere quella di consumare abitualmente una buona dose di frutta e di verdura. Per ciò che riguarda liquidi e bevande sarà meglio evitare tutto ciò che prevede alta quantità di zuccheri: e quindi preferire acqua, infusi e tisane. Un’attenzione particolare anche alla temperatura di quello che berremo. Liquidi troppo freddi possono non aiutare: il segnale che si dà all’organismo è quello di produrre calore per reagire all’eccessivo calo di temperatura.
  • Per i bambini. Tra le categorie più sensibili alle alte temperature i bambini che devono ancora rodare i propri sistemi di autoregolazione. Nei neonati in particolare è consigliato un allattamento più frequente, docce tiepide e abbigliamento leggero.
  • Per gli anziani. L’umidità è quella che li fa soffrire di più. Per loro sarà necessario rimanere al riparo dal sole in ambienti deumidificati e rinfrescati con il condizionatore. In ogni caso il consiglio è quello di non uscire di casa nemmeno per recarsi in un locale dotato di condizionatore: l’escursione termica patita nel viaggio sarebbe troppo dannosa.

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