Cristiano Ronaldo non era nella formazione ufficiale della Juventus. L’esordio dei bianconeri nella stagione 2021-2022 è contro l’Udinese. I bianconeri giocano in trasferta e hanno iniziato senza la loro stella: Ronaldo. Nel 4-4-2 con cui la Juventus è scesa in campo erano schierati Cuadrado, Bentancur, Ramsey e Bernardeschi per il centrocampo, mentre la coppia d’attacco era formata da Morata e Dybala. Oltre a Ronaldo, in panchina c’erano anche tre campioni d’Europa: Federico Chiesa, Giorgio Chiellini e Manuel Locatelli. Il calciatore portoghese non ha nessun problema fisico, come ha confermato l’allenatore della squadra Massimiliano Allegri. L’esordio in panchina quindi potrebbe anticipare un distacco dalla squadra. Negli ultimi mesi sono girate parecchie voci sui movimenti di Jorge Mendes, il suo procuratore. Giusto quattro giorni fa però Ronaldo aveva pubblicato un lungo post su Instagram in cui metteva a tacere tutte queste anticipazioni. Nel post però, bisogna notare, non è mai stata citata la Juventus:
«Sto rompendo il mio silenzio ora per dire che non posso permettere alle persone di continuare a giocare con il mio nome. Rimango concentrato sulla mia carriera e sul mio lavoro, impegnato e preparato per tutte le sfide che devo affrontare. Tutto il resto? Tutto il resto è solo chiacchiere».
Allegri: «Ronaldo si è messo a disposizione, come tutti»

Ronaldo è poi entrato in campo al 15° minuto del secondo tempo e ha sostituito Morata. Insieme a Ronaldo, Allegri ha deciso tre cambi in due minuti: sono entrati Kulusevski per Bernardeschi e Chiellini per Ramsey. «La panchina di Ronaldo? Ho parlato con lui prima della partita, vista la condizione e il momento della stagione, gli ho detto che era meglio partire dalla panchina, in una partita in cui serviva poi subentrare. Lui si è messo a disposizione, come tutti»: Allegri ha spiegato l’esclusione dai titolari del portoghese, a Udine . «Ronaldo sta bene – ha aggiunto a Dazn il tecnico della Juve – È entrato e ha fatto bene, aveva anche segnato… Le partite sono tante, dovrò gestire lui come tutti gli altri. E con la possibilità dei cinque cambi, che per me sono una novità assoluta».
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