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Rovigo, bimbo di 5 anni muore dopo essere stato visitato in tre ospedali. Il ministro Speranza manda gli ispettori

24 Agosto 2021 - 21:38 Redazione
La decisione segue quella del governatore Zaia. Il piccolo era stato dimesso con la diagnosi di gastroenterite. Poi era stato colpito da un attacco cardiaco

Il ministro della salute Roberto Speranza ha disposto l’invio di un’ispezione negli ospedali di Adria, Chioggia e Padova in seguito alla morte ieri mattina di un bambino di 5 anni, residente a Porto Viro, in provincia di Rovigo, dopo essere stato visitato e curato nelle tre strutture sanitarie venete. Il piccolo era stato visitato domenica mattina all’ospedale di Adria (Rovigo) e dimesso con la diagnosi di gastroenterite. Come riferito dall’Ulss 3 Serenissima, era stato poi ricoverato in Pediatria a Chioggia (Venezia) per il persistere dei sintomi e salvato in tarda serata «da un improvviso arresto cardiaco». A quel punto i medici avevano deciso per il trasferimento alla Terapia intensiva pediatrica di Padova, «ma nel frattempo si sono manifestati altri due episodi di arresto cardiaco, ripresi con le manovre rianimatorie». Stabilizzato, il piccolo paziente era stato portato all’ospedale del capoluogo euganeo alle 3 di notte, prima di morire alle 7 per un ulteriore peggioramento delle sue condizioni. La decisione del ministro segue di poche ore quella, annunciata nella mattinata di martedì, dal Presidente del Veneto Luca Zaia. «Sarà effettuata una ispezione super partes», ha sottolineato il Governatore, «per ricostruire il percorso, sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare passaggi e cartelle cliniche», spiegando che «Davanti a una tragedia come questa non potevamo fare altrimenti».

Le indagini diagnostiche e autoptiche, ha spiegato la dirigenza sanitaria veneziana, «sono attualmente in corso: pertanto non è ancora possibile trarre conclusioni sulle cause della morte». L’Ulss 3 ha precisato che i sanitari avevano riscontrato problemi gastroenterologici e cardiaci ma non respiratori, come riferito in un primo tempo. Per la nonna materna il piccolo non soffriva di nessuna patologia. «S’è sentito male sabato notte, accusava continui episodi di vomito ed a quel punto i genitori hanno deciso di portarlo in ospedale», è la ricostruzione della donna. A Chioggia, la situazione domenica pomeriggio sembrava stabilizzata. Alle 2 di lunedì notte, però, ho ricevuto una telefonata da mia figlia che mi avvertiva dell’immediato trasferimento di mio nipote a Padova per un improvviso e grave peggioramento. Poi il decesso, poche ore dopo». Il bimbo, ha precisato ancora la donna, era risultato negativo al Covid.

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