Revocato Bignami (FdI) alla Festa dell’Unità per la vecchia foto vestito da nazista. Ma c’era stato anche tre anni fa

«Una goliardata per il mio addio al celibato», aveva provato a giustificarsi il deputato di Fratelli d’Italia. Ma dopo che sono scoppiate le polemiche, per il Nazareno «Bignami non è il benvenuto»

Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, non parteciperà più alla Festa nazionale dell’Unità che il Pd ha organizzato a Bologna. L’invito al dibattito Curare e rafforzare la democrazia dell’esponente della destra italiana ha causato molte polemiche tra gli stessi Dem. Non perché fosse stato scelto un relatore di un’altra componente politica – è usanza far intervenire anche persone di partiti contrapposti alle Feste dell’Unità – ma perché circolano sul web foto di Bignami in abiti nazisti. «Sono foto di dieci anni fa, una goliardata per il mio addio al celibato», si è giustificato l’ex Forza Italia. Quelle fotografie erano già in circolazione dal 2016 e diversi giornali ne avevano dato notizia. Nonostante ciò, due anni dopo – il 30 agosto 2018 -, Bignami ha partecipato alla Festa dell’Unità di Ravenna, in un dibattito tra lui e Debora Serracchiani, moderato dalla conduttrice Rai Serena Bortone. L’invito alla kermesse di quest’anno non è un inedito, dunque, per il Pd emiliano-romagnolo.


La mattina del 26 agosto, tuttavia, per cercare di arginare le polemiche – ad esempio Mattia Santori, uno dei volti delle Sardine e candidatosi al consiglio comunale di Bologna nella lista del Pd, aveva minacciato di disertare il palco della Festa dell’Unità -, dal Nazareno è arrivato lo stop definitivo a Bignami. «Non è il benvenuto alla Festa dell’Unità. Crediamo nel confronto delle idee. E le riforme istituzionali per definizione si discutono con tutte le forze politiche. Ma tra la nostra comunità chi inneggia al nazismo non può avere accoglienza», spiegano fonti vicine al segretario Enrico Letta. Nato a Bologna il 25 ottobre del 1975, Bignami – molto vicino alla senatrice forzista Anna Maria Bernini – ha lasciato il partito di Silvio Berlusconi per passare in Fratelli d’Italia. Proprio a Bologna, nel giugno 2014, il deputato era stato tra i protagonisti dei “ribelli” di Forza Italia, riunitisi per cercare di rifondare un nuovo centrodestra. Nel 2019, poi, Bignami è tornato al centro delle polemiche per aver schedato con una sorta di video-censimento i cittadini stranieri residenti nelle case popolari del capoluogo emiliano.


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