«Tiziana Cantone è stata strangolata»: la nuova perizia sulla ragazza vittima di revenge porn

Secondo un parere pro veritate del professor Cingolani il suicidio sarebbe una messa in scena. L’analisi delle foto del collo della ragazza

Tiziana Cantone è stata strangolata e il suo suicidio è una messa in scena. Lo afferma un parere pro veritate firmato dal professor Mariano Cingolani, ordinario di Medicina Legale all’università di Macerata. E chiesta da Emme Team, i consulenti di Maria Teresa Giglio, madre della ragazza vittima di revenge porn. La perizia è destinata a entrare nel fascicolo d’indagine per omicidio del pubblico ministero Giovanni Corona e si basa sulle foto scattate al collo della ragazza subito dopo il suo decesso da parte delle forze dell’ordine intervenute nell’abitazione di Mugnano dove il suo corpo venne ritrovato senza vita. Per il professionista dopo l’omicidio fu messo in scena il suicidio. Stando alla valutazione del consulente qualcuno avrebbe strangolato Tiziana usando un “mezzo asfissiante” come, spiega oggi Il Mattino, la pashmina sequestrata ma mai conservata in modo asettico per consentire l’analisi delle tracce biologiche di Dna maschile. In un secondo momento sarebbe stata realizzata la messa in scena, con l’impiccagione della ragazza.


L’analisi di Cingolani si sofferma sulle due lesioni rinvenute sul collo della ragazza a pochi centimetri l’una dall’altra: «La seconda reca caratteristiche tipiche del solco da strangolamento, per uniformità di profondità, continuità e andamento trasversale». Secondo il professore la lesione classificata come seconda ha in realtà preceduto la prima. Per questo l’impiccagione è servita a dissimulare la prima lesione. In più c’è un altro elemento. Quello legato a una piccola lesione cutanea rinvenuta sul lato destro del mento. Si tratta di una ferita lunga due centimetri e caratterizzata da margini netti e angoli acuti. Secondo il perito questa potrebbe essere stata fatta dall’assassino. La procura di Aversa ha riaperto il caso Cantone mesi fa, ipotizzando l’omicidio volontario. Il cadavere è stato riesumato ed è stata disposta una nuova autopsia per riesumare possibili lacune investigative durante la prima indagine. Ora c’è anche la perizia. E tra poco i magistrati dovranno decidere come chiudere il caso.


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