L’incidente al Rally dell’Appennino Reggiano: un’auto in gara finisce sul pubblico, due morti

È successo a Riverzana in provincia di Reggio Emilia. Una Peugeot è precipitata su una collinetta dove si trovavano gli spettatori

Due persone sono morte in un incidente durante il Rally dell’Appennino Reggiano. È successo verso le 9 a Riverzana nel territorio comunale di Canossa (Reggio Emilia). Sul posto la polizia locale Unione Val d’Enza e i carabinieri per ricostruire la dinamica dell’accaduto, oltre all’elisoccorso del 118. Era in corso la prima prova speciale della giornata. In seguito all’incidente la manifestazione è stata sospesa. Secondo quanto ricostruisce l’AdnKronos durante la gara in località Riverzana tra i comuni di San Polo d’Enza e Canossa (direzione Borsea – castello di Canossa) su un tratto rettilineo del circuito, un equipaggio a bordo di una Peugeot 208 per cause da accertare ha perso il controllo del mezzo uscendo dal circuito. A causa della forte velocità e di un terrapieno che ha fatto da rampa l’auto si è staccata dal suolo ed è precipitata su una vicina collinetta dove si trovava il pubblico, investendo mortalmente due spettatori. I due componenti dell’equipaggio sono rimasti illesi. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta.


Il punto in cui si trovavano i due ragazzi travolti e uccisi dalla vettura del rally dell’Appennino reggiano era una specie di collinetta, un “montarotto”, alto 3-4 metri e distante una ventina di metri dalla strada, “non c’erano barriere”, secondo quanto ha detto all’agenzia di stampa Ansa Franco Palù, sindaco di San Polo d’Enza (Reggio Emilia) che si è recato sul posto. È stato «un incidente particolare», dice il sindaco, in «una zona che di per sé non era pericolosissima, era al termine di un breve rettilineo in cui l’auto avrebbe dovuto girare a sinistra ma, non so per quale motivo, forse per una perdita di controllo dello sterzo, è finita sulla destra andando sul montarotto dove c’erano i due ragazzi deceduti, Che io sappia lì c’erano solo i due ragazzi e non altre persone». Il rally in questione, aggiunge, è una manifestazione storica della zona, “un classico del nostro Appennino”. Questa era l’edizione numero 41, tornata a disputarsi dopo un anno di stop per il Covid


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