Anthony Fauci: «I No vax sono un pericolo, l’obbligo vaccinale è necessario»

Il virologo: scuole e università dovrebbero chiedere che chi lavora sia immunizzato. La terza dose è una buona idea

Anthony Fauci, virologo in chief della Casa Bianca, in un’intervista con La Stampa oggi spiega cosa sta succedendo con l’epidemia di Coronaviruse cosa accadrà nei prossimi mesi negli Stati Uniti e in Italia: «Ora negli Usa e nel mondo la variante Delta è predominante: abbiamo lo sguardo rivolto anche alla Mu e alle sue mutazioni, ma rappresenta meno dello 0,5%. Speriamo di tenere la Delta sotto controllo, visto che i vaccini funzionano molto bene: il problema negli Usa è che, mentre una buona fetta di persone è stata vaccinata, 75 milioni di individui, che potrebbero esserlo, non lo sono. Quando anche queste persone saranno vaccinate, avremo una migliore gestione della situazione».


Per Fauci l’Italia si trova nella stessa situazione: «È necessario vaccinare il maggior numero possibile di individui. Dobbiamo essere sicuri che in nazioni dove l’accessibilità ai vaccini è ampia, come in Italia, tutto proceda rapidamente. Se sarete veloci, in autunno si potrà tenere tutto sotto controllo». Per Fauci la terza dose «è una buona idea. Abbiamo visto negli Usa, e in Israele, dove i programmi sono più avanzati, che dopo alcuni mesi l’efficacia dei vaccini diminuisce, sia nel caso di sintomi leggeri sia nel caso di quelli più gravi che necessitano di un ricovero. E questo soprattutto nel caso della variante Delta. Basandoci sui dati, prevediamo, entro settembre, di iniziare a distribuire negli Usa la terza dose di Pfizer, Moderna o Johnson & Johnson».


Il virologo aggiunge che sarà difficile veder scomparire Covid-19, ma forse sarà possibile “domare” l’epidemia grazie ai vaccini. E crede nell’obbligo: «non necessariamente per disposizione del governo centrale, ma di sicuro a livello locale. Scuole e università e i luoghi del business dovrebbero richiedere che chi lavora in quegli ambienti sia vaccinato. È l’unico modo per controllare il virus. È ovvio che non tutti vogliono vaccinarsi, ma dobbiamo renderli consapevoli che solo così possono lavorare e operare». Fauci vuole vaccinare anche sotto i 18 anni e non crede all’origine in laboratorio del virus: «C’è stata un’indagine dell’intelligence Usa. Sebbene i risultati non siano definitivi, si è abbastanza sicuri che non si sia trattato di un test di guerra batteriologica o che il virus sia stato biologicamente ingegnerizzato. Le informazioni prevalenti suggeriscono un episodio di tipo naturale: un salto di specie, dall’animale all’uomo».

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