Green pass anche per i genitori che portano i figli a scuola, i presidi: «Sarà un enorme problema»

Il presidente dell’Anpi Antonello Giannelli si è detto preoccupato per i rischi. La replica di Bianchi: «Non ci saranno assembramenti»

Estendere il Green pass come misura di contenimento anti Covid anche ai genitori che accompagnano i figli a scuola potrebbe creare «un enorme problema alle scuole». A dirlo è Antonello Giannelli, presidente nazionale della associazione presidi, in un’intervista a Omnibus su La7. «Per i controlli si creeranno code all’esterno o all’interno delle scuole con il rischio di creare assembramenti», ha fatto presente Giannelli, per il quale non si può fare «un paragone con i ristoranti o con le stazioni perché in questi casi non entrano tutti allo stesso minuto come avviene invece nelle scuole». Rimane ancora irrisolto il problema dei trasporti. Giannelli si è detto «assolutamente contrario» allo scaglionamento dell’orario di entrata tra le 8 e le 10. «Si stravolgono i tempi dei ragazzi – ha detto – che tornerebbero in alcuni casi alle 17 senza un pasto caldo e a quell’età è un problema». Altro nodo da sciogliere è «il problema delle classi pollaio, anche se io non amo questo termine. La situazione, dal punto di vista dei locali, è infatti identica a quella di settembre 2020. Le strutture non sono adeguate da sempre».


La replica di Bianchi:

Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, a margine di un convegno a Reggio Emilia, ha risposto ai presidi sui rischi del Green pass per i genitori. «L’assembramento non c’è, i genitori hanno sempre portato i figli alle porte della scuola. Credo che alla base ci sia un principio fondamentale – ha aggiunto – : i grandi tutelano i piccoli. Questo è quello che stiamo facendo da sempre. Il genitore che deve entrare a scuola per parlare con un insegnante, lo farà nella tutela di tutti. È quello che stiamo facendo e che abbiamo sempre fatto». Il ministro ha poi specificato che, in caso di contagi a scuola, il decreto del 6 agosto prevede che il positivo e i suoi contatti vengano isolati. «Non è più fattibile chiudere tutte le scuole della regione se c’è un problema in una scuola», ha detto. «Stiamo facendo una battaglia importante, spero sia l’ultima, ma si fa tutti insieme».


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