Green pass esteso a scuola e università. Dal 10 ottobre vaccini obbligatori nelle Rsa, Draghi: «A breve estensione più ampia»

Il Consiglio di ministri allarga ad alcune categorie l’uso del certificato verde. L’approvazione del nuovo decreto è arrivata senza che il Cdm fosse preceduto dalla Cabina di regia, che potrebbe riunirsi la prossima settimana per discutere sull’uso del Green pass per il settore privato e pubblico

Arriva il via libera dal governo all’estensione del Green pass obbligatorio per altri lavoratori della scuola. E in più l’obbligo di vaccinazione che viene allargato anche ai dipendenti delle Rsa. Nel nuovo decreto approvato nel Consiglio dei ministri di questa mattina, 9 settembre, viene introdotto l’obbligo per tutto il personale esterno che lavora nella scuola e all’università, come ad esempio i lavoratori dei servizi di pulizie e delle mense. Il provvedimento riguarda anche il mondo sanitario, con l’introduzione della vaccinazione obbligatoria non solo per medici e infermieri, ma anche per tutti i soggetti che lavorano all’interno delle Residenze sanitarie assistite. Restano invariati gli obblighi già previsti in particolare nel mondo della scuola, dove è già indispensabile il certificato verde per insegnanti, personale Ata e collaboratori scolastici per accedere nell’istituto in cui si lavora. Come riporta l’Ansa, tra i ministri non ci sarebbe stata nessuna discussione del tema dell’estensione del Green pass. Il premier Mario Draghi ha anticipato che l’estensione del Green pass più ampia sarà decisa a breve, si stima per la prossima settimana, quando il governo discuterà sull’obbligo del certificato verde ad esempio per ristoratori e istruttori sportivi.


Dove è in vigore l’obbligo del certificato verde

L’obbligo resta vigore per diversi luoghi al chiuso:


  • Ristoranti
  • spettacoli aperti al pubblico, comprese le manifestazioni sportive
  • musei
  • piscine, palestre, centi benessere
  • sagre e fiere, convegni e congressi
  • centri termali, parchi tematici e di divertimento
  • centri sociali e ricreativi, con esclusione per i centri dedicati all’infanzia
  • sale gioco e sale scommesse
  • concorsi pubblici

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