Una soluzione quanto possibile immediata per contenere gli aumenti previsti in autunno sulle bollette di luce e gas dovrebbe arrivare durante la prossima settimana. I rincari del 40% scatteranno il 1 ottobre, come aveva anticipato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Si tratta di uno degli aumenti più imponenti degli ultimi anni, legato innanzitutto all’aumento della domanda di gas a livello globale. Come riporta la Stampa, sul tavolo del governo ci sono quattro strade possibili, di cui due immediatamente applicabili. Aumenta la base del tesoretto che il governo intende stanziare per calmierare i costi in bolletta, portando la quota a circa 4 miliardi di euro. Soldi che, secondo una prima soluzione, lo Stato userà per tagliare gli oneri di sistema in bolletta, quei costi che non sono legati al consumo ma che l’utente è tenuto a pagare. L’idea del governo è di spostare gli oneri di sistema sulla fiscalità generale, cioè le tasse. Ma per evitare un taglio sostanzialmente lineare che non tenga conto delle differenze di reddito, la seconda soluzione che verrebbe affiancata prevederebbe uno sconto in bolletta ulteriore per le famiglie con Isee inferiore a 20mila euro.
Il modello spagnolo
L’intervento della prossima settimana è considerato di emergenza, anche se già dal M5s c’è la spinta perché gli oneri di sistema siano pagati in sostanza dalle tasse in modo strutturale. Non sarebbe però questo il momento migliore seconco i tecnici, che invece vorrebbero aspettare il 2022, quando il ritorno a una situazione più stabile permetterà di ragionare sulle soluzioni da prendere. Per questo, spiega ancora la Stampa, non sembra praticabile da subito la strada indicata dal leader della Lega Matteo Salvini di sterilizzare l’Iva in bolletta, anche in vista di una revisione generale sul fisco. C’è poi l’ultima soluzione, anche questa proposta dal M5s già in una mozione in Parlamento e che prende ispirazione dalla Spagna. Il governo socialista di Pedro Sanchez ha scelto di tassare le aziende produttrici di energia elettrica che, in virtù dei maggiori introiti dell’autunno, sacrificheranno parte dei ricavi per ridurre i costi delle bollette per gli utenti. Una strada che per il momento l’Italia non intende percorrere.
Leggi anche:
- Bollette, il piano del governo Draghi per ridurre i rincari: c’è anche il bonus, ecco chi ne ha diritto
- La mazzata anche sulla benzina: mai così cara da 7 anni. Effetto pandemia, così aumentano i prezzi al supermercato
- Oggi il decreto taglia-bollette, per luce e gas il bonus energia anche per chi prende il Reddito di cittadinanza
- Decreto taglia-bollette, Draghi: «Tagli sul gas per tutti, sull’elettricità per famiglie povere e piccole aziende» – Il video
- Bollette, l’intervento del governo non azzera i rincari: «La luce aumenterà di 112 euro, il gas di 263»
- Via libera del Cdm al decreto contro il caro bollette: taglio dell’Iva sul gas e 2,5 miliardi per eliminare gli oneri di sistema
- Il piano di Draghi per tagliare le tasse: si parte da Irap e Irpef
- La Cassazione dice sì alle tasse sulle mance: «Sono parte del reddito da lavoro dipendente»
- Bollette, così il governo vuole tagliare il 30% degli aumenti: quanto si pagheranno elettricità e gas
- Così il governo vuole cambiare il metodo di calcolo della bolletta di elettricità e gas per fermare gli aumenti
- Cosa farà il governo per evitare l’aumento del 40% della bolletta dell’elettricità e del gas