Russia, arrivano i primi risultati del voto: il partito di Putin è avanti con oltre il 40%

Negli ultimi giorni il Cremlino ha esercitato pressioni sulle Big Tech per bloccare le attività online degli oppositori di Navalny

Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, è ancora in testa. Con il 15% di schede scrutinate la formazione politica che guida la Russia da 20 anni ha ottenuto il 41,17% delle preferenze. Il Partito comunista è al secondo posto con il 23,9% dei voti, il Partito Liberal-Democratico è al 9,07% dei voti, Nuovo Popolo al 7,32% e Russia Giusta al 6,97%. La soglia per entrare nella Duma è il 5%. La Duma è la camera bassa dell’Assemblea Federale mentre la camera alta si chiama Consiglio Federale della Russia. Alle elezioni non partecipa Alex Navalny, il principale oppositore politico. Al momento Navalny si trova in carcere da dove nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista al New York Times: «Le carceri russe sono qualcosa come un campo di lavoro cinese, dove tutti marciano in fila e dove le telecamere sono appese ovunque. C’è un controllo costante». Nei giorni prima del voto la censura di Mosca è arrivata alle Big Tech. Apple e Google hanno bloccato l’app Smart Voting, una piattaforma sviluppata dagli alleati di Navalny che suggeriva i migliori candidati da sostenere in ogni distretto per contrastare Putin. Una scelta per cui le multinazionali hanno ricevuto i complimenti del Cremlino: «Mosca accoglie con favore la decisione di Google e Apple di rimuovere l’app, era un tentativo di provocazione dannoso per gli elettori». Nell’ultimo giorno disponibile per il voto, Big G ha bloccato anche i documenti che gli attivisti di Navalny avevano affidato a Google Drive.


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