L’Iss smorza l’allarme dei sindacati sui contagi tra i sanitari, l’aumento c’è: «Ma è contenuto» – I dati

L’istituto superiore di sanità risponde all’allarme lanciato negli ultimi giorni dal sindacato degli infermieri sull’aumento di positivi e rassicura: «Nessuna forte evidenza»

Dall’Istituto superiore di sanità arrivano i numeri aggiornati sugli operatori sanitari contagiati da Covid-19: nel periodo preso in considerazione dal 31 maggio scorso al 12 settembre sono stati 4.269 i contagiati, di cui 3.825 a partire dal 12 luglio. Il dato corrisponde a una percentuale dell’1,72% su un totale di 248.396 soggetti nella fascia d’età dai 20 ai 65 anni. «L’1,72% non è un numero di grande diffusione», ha rassicurato Patrizio Pezzotti, direttore direttore del Reparto di Epidemiologia Iss, «la cautela è importante ma al momento non vediamo questa forte evidenza di aumento dei contagi tra gli operatori sanitari». La rassicurazione arriva anche dopo gli ultimi dati elaborati dal monitoraggio di EpiCentro. Il portale di epidemiologia dedicato agli operatori sanitari aveva registrato solo per il mese di agosto un aumento del 600% dei casi positivi rispetto al periodo compreso tra l’11 giugno e l’11 luglio: 1.951 operatori sanitari contagiati contro i 212 precedenti. La richiesta era stata quella di accelerare con le terze dosi per medici e infermieri, i primi in assoluto ad essere stati vaccinati nella campagna cominciata a fine del dicembre 2020. L’allarme nelle ultime ore era arrivato anche dal presidente nazionale di Nursing Up Antonio De Palma: «Abbiamo appreso che lo stesso Iss considererebbe la situazione dell’aumento dei contagi tra operatori sanitari assolutamente normale e non preoccupante ma no è cosi», ha detto, «solo una settimana fa i nuovi infettati tra gli operatori sanitari erano 1.820, adesso sono 1.694. Questi dati indicano che dal 20 agosto al 20 settembre si sono ammalati in media 56 operatori sanitari al giorno, dei quali, lo dice l’Inail, l’82% sono infermieri». L’ultimo intervento dell’Iss a riguardo però continua a rassicurare: «Il dato rimane contenuto».


I numeri dell’Iss

«Analizzando l’andamento dei casi diagnosticati fra gli operatori sanitari si rileva un lieve aumento dei casi in corrispondenza dell’aumento del numero dei positivi nella restante popolazione ad inizio luglio». Nel monitoraggio dell’Iss il valore di incremento segnalato oscilla da una percentuale dell’1,6% all’1,9%. «Un leggero aumento rispetto ai due mesi precedenti con una media tra aprile e giugno pari all’1,2% e comunque da inizio febbraio 2021 sempre stabilmente sotto il 2%». Secondo il report la curva poi è cominciata a salire nella settimana dal 12 al 18 luglio quando i casi di Covid-19 tra operatori sanitari sono stati 215 rispetto agli 89 della settimana precedente. «Dal 19 luglio» continua a spiegare l’analisi, «i contagi sono saliti via via nelle settimane successive a 366 (1,82%), 433 (dal 26 luglio all’1 agosto, 1,77%), 507 (2-8 agosto e picco di percentuale con 1,89%), a 509 (9-15 agosto, 1,87%)». Con il dato più alto di quasi 510 positivi settimanali la curva ha poi iniziato a diminuire. Dal 16 al 22 agosto 503 casi, dal 23 al 29 agosto 476, dal 30 agosto al 5 settembre 458 casi (1,82%), dal 6 al 12 settembre 358 (1,79%). Per un totale di 4.269 casi dal 31 maggio al 12 settembre 2021 pari a 1,72%. «Cosa accadrà tra un mese purtroppo non lo sappiamo», conclude Pezzotti.


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