Biden spinge sulla terza dose di vaccino: «Autorizzata già per 20 milioni di americani. La farò anch’io»

Via libera alla terza dose di Pfizer per chi ha più di 65 anni e per gli ospiti di Rsa. Il presidente: «Presto l’allargamento al resto della popolazione»

«Venti milioni di americani hanno il diritto alla terza dose di vaccino»: così il presidente Joe Biden ribadisce l’importanza di garantire un’ulteriore protezione anti Covid per tutti gli over 65 e gli ospiti di Rsa del Paese. A ricevere la terza somministrazione di vaccino sarà anche lo stesso presidente Usa, che ha espresso l’intenzione di dare l’esempio «non appena l’ente regolatore esprimerà il verdetto di via libera». Oggi 24 settembre il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione americano (Cdc) ha deciso di approvare la terza dose Pfizer per chi ha più di 65 anni e per chi vive in strutture di assistenza sanitaria a lungo termine. «Farò la terza dose di vaccino anch’io il prima possibile», ha detto Biden commentando l’ultima decisione dell’autorità sanitaria americana. Il via libera arriva dopo quello della Food and Drugs Administration che aveva escluso gli over 16 dalla terza dose spianando la strada invece a over 65 e fragili.


Anche nelle ultime direttive del Cdc non è stata fatta alcuna menzione per operatori sanitari e insegnanti che, almeno per ora, sembrano essere esclusi dalla terza somministrazione. I consiglieri hanno difatti votato contro la raccomandazione di una dose di richiamo per le persone il cui lavoro o le cui condizioni le mettono ad alto rischio di infezione. «Questo è il primo gruppo di persone idonee al booster ma Fda e Cdc continueranno a valutare i dati nelle prossime settimane e a prendere decisioni per ulteriori categorie di popolazione in futuro, comprese le persone che hanno ottenuto Moderna e J&J» ha spiegato ancora Biden in conferenza stampa. La terza dose, somministrata a sei mesi di distanza dalla seconda, è stata invece raccomandata dagli esperti del Cdc anche per gli adulti tra i 18 e i 64 anni con condizioni di fragilità preesistenti e per gli over 50 anche in questo caso affetti da patologie già presenti.


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