L’assessore di FdI che rifiuta una tangente da 50 mila euro e denuncia: «Ho solo fatto il mio dovere»

Manlio Messina: «Speriamo che adesso siano in tanti a denunciare i tentativi di corruzione». La leader di FdI, Giorgia Meloni: «FdI ha sempre fatto della legalità la sua bandiera: se ne facciano tutti una ragione»

Una tangente di 50 mila euro in cambio di un finanziamento con soldi pubblici di 500 mila euro per la realizzazione di spettacoli. A proporla a Manlio Messina, assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo per la regione Sicilia, sarebbe stata la figlia di un ex consigliere comunale di Palermo, che avrebbe agito da intermediaria per conto di una società che organizza concerti. Ma la tangente è stata rifiutata ed è scattata la denuncia. A essere avvicinato è stato il capo segreteria di Messina, Raoul Russo, che ha presentato denuncia ai Carabinieri, con annesse prove del tentativo di corruzione presenti in alcuni messaggi sul telefono. I fatti risalirebbero allo scorso aprile. Sul caso investiga il nucleo investigativo di Palermo, mentre l’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. «I carabinieri si sono stupiti quando abbiamo deciso di denunciare tutto, spiegandoci che nella maggior parte dei casi i tentativi di corruzione o le corruzioni emergono da intercettazioni – ha commentato Russo, anche lui ex consigliere comunale e attuale coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia -. Per noi la denuncia dei fatti è stata normale e poi quando le pressioni sono così evidenti non si può non denunciare».


Messina (FdI): «Speriamo che siano in tanti a denunciare la corruzione»

L’assessore Messina, rispondendo all’Adnkronos, ha invece dichiarato: «Per me è scontato andare a denunciare: io speravo che facessero un passo falso per avere la prova in mano, non solo a voce, ma cartacea, per poterli denunciare. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, ma di più sull’indagine in corso non posso dire». «Poi sono cose spiacevoli – ha osservato ancora l’assessore di FdI – perché è un sistema che consente di fare queste cose, persone che vengono a offrire una tangente del 10 per cento, ma la cosa più naturale era denunciare». E Messina conclude: «Speriamo di avere aperto una strada, e che adesso siano in tanti a denunciare i tentativi di corruzione».


Giorgia Meloni: «FdI ha sempre fatto della legalità la sua bandiera»

La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, su Twitter, ha invece voluto commentare la vicenda e lodare il comportamento dell’assessore e del suo segretario: «I malavitosi non hanno fatto i conti con il nostro assessore e il suo staff, che hanno prontamente denunciato l’accaduto. Il grande circo mediatico, tanto caro alla sinistra, su questo episodio però preferisce tacere. Probabilmente perché scomodo a una certa narrazione che mira solo a demonizzare il nostro partito. Fratelli d’Italia ha sempre fatto della legalità la sua bandiera: se ne facciano tutti una ragione», conclude. Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, ha invece osservato che «governare le istituzioni con trasparenza è la precondizione per garantire sviluppo alla nostra Isola e rassicurare quanti vedono nella Sicilia una possibile meta di investimenti: lo impone anche il sistema di valori con cui più generazioni sono state educate alla buona politica».

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