I No Green pass su Telegram: «Sciopero generale a oltranza dal 15 ottobre, non andiamo più al lavoro»

Nel mirino l’obbligo di certificazione verde per i lavoratori: «La protesta di Roma dello scorso weekend era solo un assaggio»

Sarà lotta a oltranza, assicurano. Nonostante gli arresti, le due inchieste aperte dopo i fatti di sabato scorso in piazza del Popolo a Roma, da stamattina, 12 ottobre, sui canali Telegram degli irriducibili No vax e No Green pass si alternano messaggi e volantini nei quali ci si dà appuntamento in piazza per venerdì prossimo, 15 ottobre. «Non andiamo più a lavoro – si legge nel post di uno degli utenti più attivi – e blocchiamo le strade fino a quando non aboliscono il Green Pass. Siamo milioni, hanno bisogno di noi per mandare avanti il Paese». «Qualcuno che riconosce che non siamo schiavi dello Stato, ma di quei pochi infami che si stanno riempendo le tasche e non solo. Con la nostra salute stanno giocando ma possiamo far qualcosa», scrive un altro.


E se un paio di giorni fa un’utente invitava a organizzare la prossima manifestazione a Roma «con le botti di liquame, trattori, camion, ruspe e ogni mezzo pesante per occupare tutti i palazzi del potere», oggi c’è anche chi chiede di lasciare una mail alla quale essere ricontattati per le direttive su camion e tir che dovranno essere utilizzati per i blocchi stradali. Da venerdì i lavoratori non in possesso della certificazione verde potranno essere sospesi. «La protesta di Roma dello scorso weekend era solo un assaggio», dicono. Lo slogan che si ripetono tra di loro è «bloccare il Paese». Tra i messaggi si legge anche l’invito a non sfilare con militanti di Forza Nuova o dell’estrema destra. Negli elenchi in mano agli amministratori del gruppo, sono decine le città che – a quanto dicono – hanno già aderito alla manifestazione, comunicando anche il luogo di ritrovo.


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