Contro il Green pass scioperano anche i docenti universitari. L’elenco con Barbero si allunga: ora sono più di 1.000

«Facciamo in modo che tutti gli italiani comprendano la gravità dell’attacco compiuto contro i diritti fondamentali di tutti i cittadini», hanno detto i docenti

Anche i professori universitari contro le discriminazioni generate dal decreto sul Green pass. In più di mille hanno firmato un appello per aderire «convintamente» allo sciopero generale di domani 15 ottobre, per dire No: «all’imposizione del lasciapassare verde». Tra i possibili aderenti allo sciopero ci dovrebbe essere anche Alessandro Barbero, storico e professore all’Università del Piemonte Orientale, che più volte si è espresso contro l’obbligo di certificazione nelle aule universitarie e che qualche settimana ha spiegato di essere preoccupato per l’entrata in vigore del Green pass su tutti i luoghi di lavoro. Nell’elenco anche Francesco Benozzo, professore a Bologna, allontanato dall’aula mentre faceva lezione, interrotto dal direttore di dipartimento. I docenti spiegano che in questa battaglia vogliono affiancare i lavoratori, ma anche: «gli studenti che si stanno impegnando in questa battaglia per i diritti di tutti gli italiani. Senza una serrata lotta politica e sindacale il Green pass non verrà ritirato. Lo sciopero generale è un primo passo nella giusta direzione». «Nel difficile percorso per riportare il dibattito scientifico e politico nell’alveo che merita – sottolineano i coordinatori dei docenti –, non lasciamo soli gli scioperanti, facciamo in modo che tutti gli italiani comprendano la gravità dell’attacco compiuto contro i diritti fondamentali di tutti i cittadini. Ribadiamo che la lotta per la libertà di oggi, per una parte dei cittadini italiani, è la lotta per libertà di tutti di domani».


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