No Green pass, Sara Cunial e Davide Barillari occupano gli uffici della Regione Lazio – Il video

«Ci dovranno portare via con la forza», promettono i due politici apertamente no vax

Al grido di “Resistere per resistere”, Sara Cunial, deputata del gruppo Misto, e Davide Barillari, consigliere della Regione Lazio annunciano sui loro social di aver «occupato gli uffici della Regione Lazio, per dare un segnale forte di resistenza e solidarietà nei confronti di tutti quei lavoratori che da oggi vedranno calpestati i loro diritti e la loro dignità». Quella che viene definita dai due una occupazione è cominciata ieri sera in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo Green pass. «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo», si legge in una nota diffusa dai due politici no vax. «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. La libertà personale è inviolabile. Questa è la nostra Costituzione e tutti i cittadini e gli organi dello Stato sono chiamati a osservarla fedelmente. E noi siamo qui per questo», rivendicano Cunial e Barillari.


«Non avete fatto i conti con il popolo italiano, con i milioni di cittadini pronti a resistere e a lottare», annunciano. «Tantissime persone oggi sciopereranno o non si presenteranno al lavoro. Esigono ascolto e rispetto. Noi siamo qui a rappresentarle. Siamo con loro in questa battaglia. Siamo stati eletti per questo. Per dar voce ai nostri elettori. Anche e soprattutto se questi sono minoranze. I diritti concessi ai pochi, in cambio di qualcosa, si chiamano privilegi e uno Stato che si erge su questo principio si chiama dittatura. Non possiamo permetterlo. Ci dovranno portare via con la forza, calpestando fino all’ultimo brandello della legislazione italiana, se vorranno metterci a tacere. In caso contrario noi saremo qui, a dimostrare che ad alzare la testa e a dire no a tutto questo siamo in tanti e saremo sempre di più».


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