Assalto a Capitol Hill, Steve Bannon incriminato per oltraggio al Congresso: rischia fino a un anno di carcere

L’esponente repubblicano, stratega dell’ex presidente Trump, si è rifiutato di rispondere alla Commissione di inchiesta parlamentare sull’assalto dello scorso 6 gennaio

Si era rifiutato di rispondere alla Commissione di inchiesta parlamentare che indaga sull’assalto del 6 gennaio a Capitol Hill. E ora, Steve Bannon, esponente repubblicano ed ex stratega dell’ex presidente statunitense Donald Trump, è incriminato per oltraggio al Congresso statunitense per mancata testimonianza, e rischia una condanna a un anno di carcere e a una multa di circa 100 mila dollari. Secondo quanto accertato dalla Commissione d’inchiesta, Bannon avrebbe infatti avuto un ruolo nelle attività che avrebbero incoraggiato i sostenitori dell’ex presidente Trump all’attacco della sede del Congresso. Bannon, nel suo podcast, il giorno precedente all’assalto a Capitol Hill, aveva fatto riferimento esplicito e dato indicazioni su possibili «azioni clamorose». Secondo la vicepresidente della Commissione d’inchiesta, Liz Cheney, la mancata testimonianza di Bannon rappresenterebbe una “spia” del fatto che «Trump era personalmente coinvolto nella pianificazione e nell’esecuzione dell’assalto del 6 gennaio». Rifiutando di collaborare con gli investigatori, così come richiesto dall’ex presidente Trump all’intero staff della Casa Bianca, Bannon si è appellato al cosiddetto «privilegio esecutivo» invocato anche dal tycoon, rifiutando così di consegnare alla Commissione d’inchiesta i documenti relativi alla sua amministrazione.


Foto in copertina: EPA/MARTIN DIVISEK


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