«Ho temuto di essere stuprata»: Alexandria Ocasio-Cortez racconta i momenti di terrore vissuti durante l’assalto a Capitol Hill

Durante un’intervista alla Cnn, la deputata democratica ha ricostruito gli attimi di paura vissuti a Washington la sera del 6 gennaio 2021

«Ho temuto di subire cose brutte, di essere stuprata». Sono le parole della deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, la quale, in un’intervista al network americano Cnn, ha ripercorso gli attimi di terrore vissuti durante l’invasione dello scorso 6 gennaio a Capitol Hill di Washington, quando i sostenitori di Donald Trump assaltarono il Congresso degli Stati Uniti per protestare contro i risultati elettorali. «Ho pensato che mi sarebbero accadute cose brutte», ha spiegato. Stando ai suoi racconti, la deputata si era chiusa all’interno di una stanza mentre fuori c’era un tale clima di tensioni da non farle rendere conto neppure che a bussare alla sua porta era un agente della polizia del Congresso. Secondo la deputata, in particolare, la natura dell’attacco alla sede istituzionale americana era mossa da un «animato razzismo», dove era presente anche una componente di «misoginia». «Il suprematismo bianco e il patriarcato sono spesso collegati nella sessualizzazione della violenza», ha affermato Ocasio-Cortez all’emittente. In passato la politica aveva già avuto il coraggio di raccontare in un post su Instagram di essere stata vittima di violenza sessuale.


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