Il colosso farmaceutico Pfizer ha deciso di cedere la licenza per la pillola anti Covid, che era stata presentata dieci giorni fa. La scelta segue quella della Merk, che aveva allo stesso modo deciso di concedere la produzione del Molnupiravir alla Medicines Patent Pool, sostenuta a sua volta dall’Onu. L’obiettivo è riuscire a portare il farmaco antivirale anche nei paesi in via di sviluppo. Così facendo i produttori di farmaci generici potranno produrre il farmaco in anticipo rispetto al via libera delle autorità per velocizzare le forniture ai paesi a reddito medio e basso. L’accordo è il primo con cui la società apre alla condivisione della tecnologia su un prodotto anti Covid. L’azienda ha stimato circa 180.000 cicli di trattamento entro la fine del mese prossimo e almeno 50 milioni di cicli entro la fine del 2022. C’è da dire che finora nessun paese al momento ha preso in considerazione l’ipotesi di approvare il farmaco, ma il colosso intende presentare la domanda di autorizzazione questo mese alla Food and Drug Administration.
L’accordo
Secondo quanto stabilito dalle due aziende, Medicines Patent Pool lavorerà per la produzione della pillola da usare in 95 paesi, inclusa l’Africa sub-sahariana. Nelle scorse settimane Pfizer ha fatto sapere che la pillola, chiamata Paxlovid, è sicura e riduce dell’89% il rischio di ricovero e morte nelle persone ad alto rischio se presa nell’arco di tre giorni dalla diagnosi.E se assunta insieme all’antivirale Ritonavir, è efficace anche se presa nei giorni successivi alla diagnosi. Sempre in base all’accordo, Pfizer rinuncerà alle royalties sulle vendite nei paesi a basso reddito. Lo stesso varrà per gli altri paesi coperti dall’accordo fino a quando il Covid-19 sarà dichiarato dall’Oms come un’emergenza di salute pubblica di interesse internazionale.
Il Ceo di Pfizer: «Cure antivirali fondamentali»
«Pfizer resta impegnata ad aiutare a mettere fine a questa pandemia per tutti. Riteniamo che le cure orali antivirali abbiano un ruolo centrale nel ridurre la severità delle infezioni del Covid», ha detto l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. «La licenza è importante perché la pillola, se autorizzata o approvata, è particolarmente adatta ai paesi a reddito medio e basso e può giocare un ruolo centrale nel salvare vite umane e contribuire agli sforzi globali per combattere la pandemia», ha poi aggiunto Charles Gore, il numero uno di Medicines Patent Pool.
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