Il party abusivo di Caracalla: 200 liceali in festa senza mascherine e distanziamento

Quasi tutti minorenni, i ragazzi del liceo Visconti si sono dati appuntamento nel cuore della città tra alcol e musica ad alto volume. Nelle ultime ore altri due rave clandestini a Milano e Pisa

Due dj minorenni, alcolici forniti a buon prezzo e lo scenario di Caracalla, nel cuore di Roma, a ospitare il Ptn party, la festa dei liceali tutti assembrati e rigorosamente privi di mascherina anti Covid. I volantini virtuali diffusi su Instagram da profili privati, fa sapere oggi Il Messaggero, avevano dato appuntamento 48 ore prima al ponte della Musica ma poi la direttiva è cambiata. Dalle 22 in poi tutti a Caracalla con tanto di link Google Maps per tracciare il cammino degli ospiti. Gli organizzatori del party Covid free sarebbero stati alcuni studenti del liceo Visconti di Roma che per evitare un eventuale intervento delle forze dell’ordine hanno pensato all’ultimo di cambiare location.


I volantini virtuali

La musica ad alto volume e la confusione creata dai partecipanti in festa avrebbe potuto allarmare i residenti della zona del Ponte della Musica. Da qui la decisione per un posto più discreto e senza luci. Nessun ticket richiesto figuriamoci il Green pass. Per menu solo shot a basso prezzo, birra e vino per una folla che intorno all’una di notte contava più di 200 giovanissimi. Il party di Caracalla è riuscito ad eludere le verifiche a tappeto disposte nel week end dalla Polizia Locale di Roma Capitale. Controlli focalizzati nel Centro storico, San Lorenzo, Ponte Milvio, Rione Monti e Trastevere, per contrastare le azioni di abusivismo commerciale e dei fenomeni irregolari legati alla vendita, somministrazione e consumo di bevande alcoliche e che ha portato a rilevare più di 80 illeciti. 


Rave anche a Milano

Ma la tradizione dei rave abusivi in Italia è continuata nelle ultime ore anche a Milano dove la Polizia di Stato è stata costretta a intervenire in uno stabile occupato nei pressi di parco Forlanini, impedendo l’accesso ad altri giovani che gravitavano nella zona circostante. L’operazione però non è stata delle più pacifiche. Secondo quanto riferito dalla Questura, all’arrivo della Polizia gli occupanti hanno sbarrato tutte le entrate disponibili, rendendo così necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. 30 in totale i ragazzi identificati all’interno dello stabile, con la denuncia dei tre organizzatori e il sequestro di tutte le attrezzature. «L’intervento della polizia è scattato soltanto dopo le lamentele dei residenti per la musica ad alto volume. Cara Lamorgese, con questi organici di carabinieri e polizia fermi da anni non si va da nessuna parte» ha commentato l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, «non ci sono controlli e i balordi sono liberi di fare quello che vogliono indisturbati. Non è accettabile in una realtà come Milano che si soffra la carenza di uomini delle forze dell’ordine, soprattutto in un periodo delicato come quello attuale», ha continuato.

La festa nell’oasi del Wwf

In Toscana gli organizzatori del rave abusivo hanno scelto l’Oasi del Wwf Bosco della Cornacchiaia, sulla costa tra Pisa e Livorno. Gli agenti di Polizia e carabinieri hanno sventato lo svolgimento del raduno clandestino cintando l’area e impedendo l’accesso a un centinaio di giovani. Sono state identificate una cinquantina di persone, mentre tutti i partecipanti hanno sgomberato definitivamente l’area nelle prime ore dell’alba. Come per Roma, anche in questo caso i giovani si erano dati appuntamento tramite canali Telegram e chat Whatsapp nei pressi del vecchio casolare all’interno dell’oasi.

Foto copertina da: Il Messaggero

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