Brasile, la Corte Suprema indaga Bolsonaro per aver sostenuto che i vaccinati contro Covid-19 si ammalano di Aids

Le notizie false in una diretta sui suoi canali social a ottobre. Una commissione del Senato brasiliano ha accusato il capo di Stato di «crimini contro l’umanità»

C’è una nuova indagine nei confronti di Jair Bolsonaro. L’ha aperta la Corte Suprema del Brasile, in ragione della diffusione, da parte del presidente, di notizie false. In particolare in un video, rimosso a fine ottobre da Facebook e YouTube dai canali social del presidente perché nel filmato si affermava che c’era una correlazione tra l’Aids e i vaccini contro Covid-19. A prendere la decisione è stato il magistrato Alexander de Moraes, che ha accolto una richiesta di una commissione del Senato brasiliano che ha accusato il capo di Stato di «crimini contro l’umanità» e di altri crimini per la sua gestione – criticata a livello internazionale – dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus. Le dichiarazioni con cui il presidente sosteneva che sostenendo che le persone vaccinate contro il Covid-19 sviluppano l’Aids sono del 21 ottobre scorso: frasi pronunciate in occasione del live che ogni settimana Bolsonaro tiene sui suoi canali social. Diretta poi rimossa da Facebook, YouTube e Instagram. Bolsonaro, per giustificare la sua posizione contro l’immunizzazione, menzionava anche presunti rapporti del governo del Regno Unito che sosterrebbero che alcuni vaccinati contro Sars-Cov-2 avrebbero ricevuto una diagnosi di sieropositività.


In copertina EPA/Joedson Alves | Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro a Brasilia, 2 dicembre 2021.


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