Alla Prima della Scala la protesta è contro i brevetti sui vaccini. Assenti i No Green pass, arriva Burioni – Il video

Nessuna minaccia da No vax o dai No Green pass, diversamente da quanto si pensava. Presente alla prima anche il virologo Roberto Burioni

Piazza della Scala blindata. Impossibile avvicinarsi al teatro vuoi per le misure di contenimento della pandemia del Coronavirus vuoi per il timore di clamorose proteste (che alla fine non ci sono state). Una Prima della Scala, dunque, con le tradizionali proteste, tutte pacifiche e in realtà poco partecipate. Nessun momento di tensione, nessuno scontro con le forze dell’ordine. Solo una piccola protesta di una decina di ragazzi che si sono buttati a terra cospargendosi poi di farina. Chiedevano più attenzione per gli “invisibili”, troppo spesso dimenticati dalla politica.. In piazza, intanto, andava in scena la protesta – organizzata dai sindacati di base e da attivisti no global – contro il governo: una donna travestita da dragone, per contestare il premier Mario Draghi, e alcuni cartelli per chiedere a gran voce vaccini per tutti, dunque per i Paesi più poveri.


A pochi metri dai contestatori, lo sfarzo degli invitati alla Scala, una sfilata di moda e costume, e sullo sfondo l’imponente e luccicante albero in Galleria, i turisti e i milanesi in giro per lo shopping natalizio. Nessuna minaccia da No vax o dai No Green pass, diversamente da quanto si pensava; solo pochi minuti di protesta, con tanto di maschere e fischietti bianchi, da parte dei lavoratori di Air Italy che hanno urlato “lavoro, lavoro”. Altro segno dei tempi che cambiano è l’arrivo per la Prima del virologo Roberto Burioni: «Vengo spesso – ha ammesso – ma questa è la mia prima Prima, perché è un’occasione particolarmente importante. Se la gente si vaccina, c’è spazio per essere ottimisti, la mia presenza oggi è un segno di grande ottimismo».


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