Il No vax Djokovic si è vaccinato? Il mistero sul suo arrivo in Australia: il serbo si è iscritto all’Atp Cup di Sydney

Senza vaccino non si entra in Australia, a meno che non si faccia una quarantena di 14 giorni. Che il serbo abbia cambiato idea per poter conquistare il suo decimo titolo allo Slam di Melbourne?

C’è una svolta nella relazione tra Novak Djokovic e i vaccini anti Covid? Il numero uno al mondo del tennis farà parte della squadra serba all’Atp Cup di Sydney. L’evento, in programma dall’1 al 9 gennaio, precederà l’apertura dell’Australian Open, primo Slam della stagione. Djokovic non aveva confermato la sua trasferta per difendere il titolo allo Slam di Melbourne – previsto dal 17 al 30 gennaio – per via del suo rapporto complicato con i vaccini. Nole non ha mai voluto rivelare se sia o meno immunizzato contro il Covid e, per fare ingresso in Australia, occorre aver fatto la doppia dose. Oppure – altra ipotesi probabile – bisogna rispettare una quarantena di due settimane. «Possiamo confermare che tutti coloro che entrano in Australia dovranno soddisfare i severi requisiti stabiliti dalle autorità sanitarie in tutto il paese, che includono la prova certificata della vaccinazione o un’esenzione medica valida approvata dai funzionari medici australiani», ha affermato un portavoce di Tennis Australia. «Gli arrivi internazionali che non soddisfano questi requisiti dovranno essere messi in quarantena per 14 giorni».


A confermare la sua partecipazione all’Atp Cup è la stessa Associazione dei tennisti professionisti, che nel comunicato stampa del torneo ha dichiarato la presenza della «prima testa di serie, il numero uno al mondo, Novak Djokovic». La scorsa settimana, il padre aveva commentato: «Nole vorrebbe giocare con tutto il cuore, perché è un atleta. Ma con questi ricatti e queste condizioni, probabilmente non lo farà. Io non lo farei». Che il serbo abbia dunque cambiato idea sul vaccino per poter conquistare il suo decimo titolo agli Australian Open? O è pronto ad accettare la condizione della quarantena?


Immagine di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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