Entro il 2035 stop alla vendita di automobili con motore a combustione interna

il comitato interministeriale per la Transizione ecologica prepara la stretta. Tempi più lunghi per il “phase out” dei furgoni, previsto entro il 2040

L’Italia recepisce una delle indicazioni contenute nel pacchetto per il clima della Commissione europea: entro 14 anni dovrà concludersi il phase out – l’eliminazione progressiva – della vendita di auto nuove con motore a combustione interna. Ad annunciarlo è una nota del Mite, il ministero della Transizione ecologica. Dal 2035 in avanti, in Italia, potranno essere prodotte e commercializzate solo auto nuove mosse da motori elettrici o a idrogeno. La decisione è stata assunta al termine della quarta riunione del comitato interministeriale per la Transizione ecologica del quale, oltre al Mite, fanno parte il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e il ministero dello Sviluppo economico. Se la data fissata sul calendario per le nuove auto a motore termico è stata fissata nel 2035, per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri lo stop dovrà entrare in vigore entro il 2040.


Nella nota – pubblicata la sera del 10 dicembre – si spiega che i ministri Roberto Cingolani, Enrico Giovannini e Giancarlo Giorgetti, nel corso della riunione, «hanno definito le tempistiche di sostituzione dei veicoli con motore a combustione interna. In tale percorso – prosegue il comunicato – occorre mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti in una logica di neutralità, tecnologica, valorizzando, pertanto, non solo i veicoli elettrici, ma anche le potenzialità dell’idrogeno, nonché riconoscendo il ruolo imprescindibile dei biocarburanti, in cui l’Italia sta costruendo una filiera domestica all’avanguardia».


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