Organizzò l’assedio sotto casa del sindaco di Pesaro: indagato il leader di IoApro Umberto Carriera – Il video

Carriera è uno dei leader del movimento “IoApro” che si è sempre battuto contro le restrizioni anti-Covid per i ristoranti

Sono 19 le persone che risultano indagate dalla procura di Pesaro per violenza privata e minaccia aggravata per aver organizzato l’assedio, la sera del 28 luglio scorso, sotto la casa del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, da sempre in prima linea a favore della campagna vaccinale e a favore del Green pass, scandendo cori come «Libertà, libertà» e «No Green pass, No Green pass». Tra gli indagati c’è anche uno dei leader del movimento IoApro: si tratta di Umberto Carriera, titolare di alcuni ristoranti e più volte sanzionato per aver tenuto aperto i suoi locali quando non era consentito dalle normative anti-Covid. «La giustizia sta facendo il suo corso», ha dichiarato il primo cittadino di Pesaro in un post su Facebook, commentando la notizia che è stata anticipata da Il Resto del Carlino.


«Quanto successo il 28 luglio – dice Ricci – è stata una violazione della libertà personale e della mia famiglia. Un episodio che mai dovrebbe accadere a nessun cittadino. La libertà di ognuno di noi finisce dove inizia quella degli altri. Quella sera i No vax hanno dimostrato qual è la loro idea di libertà. Ringrazio tutti coloro che ancora oggi hanno espresso solidarietà, fiducioso che le indagini e la giustizia portino ad una esemplare sanzione per questi squadristi». Umberto Carriera – 32 anni, che in passato aveva incontrato il leader della Lega Matteo Salvini – aveva parlato di una sosta di appena «3 minuti» sotto casa di Ricci mentre il sindaco di «un assedio di 40 minuti, suonando il campanello e urlando» che ha spaventato la sua famiglia, compresi i due figli minorenni. Ricci in quel momento, tra l’altro, non era nemmeno in casa.


Foto in copertina di repertorio: ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI

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