Omicron meno aggressiva con due dosi di Pfizer, lo studio sui tamponi in Sudafrica: protezione al 70%

Secondo la multinazionale farmaceutica, due dosi del vaccino offrivano una protezione del 93% contro le varianti precedenti

Sarebbero sufficienti due dosi di vaccino anti Covid di Pfizer per ottenere circa il 70% di protezione contro l’infezione, in forma grave, provocata dalla variante Omicron. Il dato è stato diffuso mediante uno studio pubblicato in Sudafrica – condotto da Discovery, insieme al South African Medical Research Council – che si basa sui risultati di 78.000 test molecolari effettuati in Sudafrica tra il 15 novembre e il 7 dicembre. I primi indicatori suggeriscono che Omicron potrebbe essere più trasmissibile, ma finora dati promettenti hanno suggerito che i vaccini offrono ancora protezione contro questa variante. «La doppia dose del vaccino Pfizer/BioNTech mostra un’efficacia del 70% nel ridurre il rischio di ospedalizzazione», ha spiegato Ryan Noach, capo di Discovery, che ha co-guidato lo studio. Secondo la multinazionale farmaceutica, due dosi del vaccino offrivano una protezione del 93% contro le varianti precedenti.


La situazione negli ospedali

Intanto, nel territorio, dei 211 mila positivi, 78 mila avrebbero contratto l’infezione da variante Omicron – anche se sulla maggior parte di loro aleggia solo il «sospetto», come riportato dal Corriere della Sera. Il 41% della platea era vaccinato con due dosi di Pfizer. Questo significa che due dosi di Pfizer hanno ridotto la possibilità di ricovero del 70% rispetto a chi non era vaccinato. La protezione è stata simile nei vari gruppi di età, (per i 60-69 anni del 67% e per i 70-79 anni del 59%). Per le fasce più anziane la protezione potrebbe essere minore a causa dell’indebolimento del vaccino dopo alcuni mesi e per la mancanza di terza dose.


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