Gru caduta a Torino, tre ipotesi per il crollo: cedimento del suolo, errore umano o guasto

Sotto la lente degli inquirenti anche la catena di appalti e subappalti. Il perito dovrà controllare cosa è successo ai sistemi di sicurezza

Ci sono tre ipotesi principali attorno alle quali ruota l’indagine sulla gru crollata in via Genova a Torino che ha provocato la morte di Roberto Peretto, Marco Pozzetti e Filippo Filotico. La prima è quella di un cedimento del terreno che potrebbe aver provocato un’inclinazione del mezzo. È quella fatta anche dai vigili del fuoco nell’immediatezza della tragedia. Ma la prova regina, ovvero il piccolo cedimento osservato alla base della gru, secondo gli investigatori sarebbe una conseguenza del crollo e non la causa. Il basamento si è piegato andando ad affossarsi nel manto stradale nella caduta della torre verticale. L’altra ipotesi verte sulla possibilità di un errore umano. Una manovra sbagliata, secondo questo scenario, potrebbe aver sbilanciato il braccio orizzontale della gru. La terza ipotesi è quella di un guasto meccanico. Il perito nominato dalla procura dovrà controllare il funzionamento dei sistemi di sicurezza, e in particolare della valvola che entra in funzione quando si solleva un peso eccessivo. Sotto la lente degli inquirenti, infine, anche la catena di appalti e subappalti che ha portato alla fine la ditta milanese ad effettuare i lavori.


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