Processo Epstein, Ghislaine Maxwell giudicata colpevole. La giuria: «Complice degli abusi sessuali del finanziere su minorenni»

Secondo l’accusa la donna «adescò minorenni provenienti da ambienti difficili ed economicamente in difficoltà, consapevole del fatto che il miliardario avrebbe abusato di loro»

Ghislaine Maxwell, ereditiera figlia dell’ex deputato ed ex editore del tabloid The Daily Mirror, accusata di essere complice del finanziere Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere il 10 agosto 2019, è stata dichiarata colpevole dalla corte federale di Manhattan, dopo quasi 40 ore di Camera di Consiglio. Secondo i giudici, la donna britannica è colpevole di cinque dei sei capi d’accusa mossi nei suoi confronti. Maxwell era stata arrestata nel luglio 2020 con l’accusa di coinvolgimento nel reclutamento di ragazze minorenni, alcune di appena 14 anni, consapevole del fatto che Epstein avrebbe abusato sessualmente di loro. Secondo i giudici, Maxwell «ha reclutato ragazze vulnerabili, provenienti da ambienti difficili ed economicamente disagiate, le ha manipolate e le ha “presentate”» a Epstein, «consapevole del fatto che lui ne avrebbe abusato sessualmente». L’ereditiera britannica, presente in aula durante il verdetto, ha lasciato rapidamente il tribunale senza rilasciare dichiarazioni, né si è consultata con i suoi legali.


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