In Serie A 87 positivi, ma domani si gioca. Verso lo scontro con le Asl: a rischio tre partite e (di nuovo) Juve-Napoli

Come 15 mesi fa, la Asl di Napoli potrebbe bloccare la trasferta della squadra di Spalletti (anche lui positivo)

Il muro della Lega calcio davanti all’ondata di contagi che non sta risparmiando la Serie A per il momento tiene. La prima giornata di ritorno prevista domani 6 gennaio non prevede variazioni, nonostante gli 87 casi positivi al Coronavirus nei club, solo la Lazio per ora non ha casi, nonostante situazioni come quella della Salernitana, che ha chiesto il rinvio della partita col Venezia, dopo che la Asl ha deciso la quarantena per 11 positività. A fronte di un tetto di giocatori disponibile, il regolamento non prevede il rinvio delle partite. E quindi carte alla mano, la Lega non ha intenzione neanche di far slittare le trasferte del Verona a La Spezia, dell’Udinese a Firenze e del Napoli a Torino conto la Juventus, nonostante la concreta possibilità che le Asl intervengano con le quarantene. Gli occhi sono tutti puntati sulle aziende sanitarie. E ancora una volta è quella di Napoli a tenere banco, dopo che nel gruppo partenopeo sono risultati positivi il tecnico Spalletti, oltre che i giocatori Malcuit e Mario Rui, quest’ultimo risultato positivo dopo l’allenamento di gruppo. Il Napoli ha poi tra gli indisponibili perché in quarantena Osimhen, Lozano e Elmas, non ancora rientrati a Castelvoturno dalla pausa natalizia.


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