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Scuola, proteste a Napoli e Salerno contro la Dad: «Da De Luca una gestione autoritaria»

09 Gennaio 2022 - 20:06 Redazione
«La Campania è ancora classificata zona bianca eppure è l'unica a chiudere le porte alla didattica in presenza», hanno detto i manifestanti

Dopo la decisione della Regione Campania di rinviare il ritorno in aula per scuole dell’infanzia, elementari e medie alla fine di gennaio, a Napoli e Salerno sono andate in scena proteste contro la Dad. Nel capoluogo campano, i comitati No Dad e il gruppo “Usciamo dagli schermi” hanno tenuto un presidio nella Galleria Principe. «La Campania è ancora classificata zona bianca eppure è l’unica a chiudere le porte alla didattica in presenza. Siamo di fronte a una gestione autoritaria della pandemia da parte del presidente De Luca», hanno detto i manifestanti. «Ancora una volta i nostri bambini e adolescenti – ha spiegato Flavia Brescia, di “Usciamo dagli schermi” – sono vittime del tira e molla, del braccio di ferro tra il presidente De Luca e il Governo e come un anno fa si ritrovano costretti a vivere lo stesso incubo e ad essere gli unici studenti che non possono andare a scuola perché la Campania, come già accaduto l’inverno scorso, è l’unica regione che chiude le scuole e avvia la Dad».

«La Dad per i non vaccinati è discriminatoria»

I No Dad hanno parlato inoltre di «discriminazione» rispetto al tema dell’attuazione dei protocolli di sicurezza per ragazzi vaccinati e non. «Questa discriminazione è una cosa indegna – sottolinea Brescia – è necessario ricordare che nella loro fascia d’età la vaccinazione non è assolutamente obbligatoria e dunque tali differenze di trattamento sono assolutamente inammissibili. I bambini e i ragazzi – conclude – non sono untori della pandemia».

Proteste anche a Salerno

Anche a Salerno genitori, docenti e alunni hanno manifestato per dire no alla sospensione della didattica in presenza. La protesta ha avuto luogo in piazza Amendola, dove si sono ritrovati i rappresentanti del coordinamento Scuole Aperte Salerno ma anche i Cobas Scuola ed altre associazioni nate in questi mesi. «È mortificante dover ritornare in piazza, siamo sfiduciati e anche un po’ demoralizzati», ha spiegato Gianluca De Martino del coordinamento Scuole Aperte Salerno. «Per noi è una scelta assurda ripensare ancora una volta che la scuola in Dad sia la scelta migliore per questa quarta ondata di contagi. Siamo preoccupati – ha aggiunto – per i contagi come tutti i cittadini. Ma siamo convinti che se si va a scuola c’è più controllo».

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