Caso Djokovic, la telefonata tra i premier di Serbia e Australia. Chiesto un «trattamento dignitoso» per il tennista

La prima ministra della Serbia Ana Brnabic è preoccupata per le condizioni atletiche di Djokovic: il 17 gennaio cominciano le prime partite degli Australian Open

La premier serba Ana Brnabic ha avuto un colloquio telefonico nelle ultime ore con Scott Morrison, primo ministro dell’Australia. A riferirlo sono i media di Belgrado secondo cui al centro della discussione ci sarebbe stato un solo protagonista: Novak Djokovic. La permanenza del tennista numero uno al mondo in Australia è ancora incerta. Un tribunale australiano ha confermato la validità del visto di Djokovic ma la decisione finale è in mano al governo del Paese. A quanto si apprende, Brnabic avrebbe chiesto un «trattamento dignitoso» per il campione serbo. In particolare la premier ha spinto sulla possibilità di allenarsi, cosa che non gli è stata permessa all’arrivo nel Paese. Il motivo della richiesta è che gli Australian Open si avvicinano: il 17 gennaio inizieranno le prime partite ufficiali, con o senza Djokovic. I due capi di Stato avrebbero chiuso la telefonata concordando di continuare a sentirsi nei prossimi giorni. Ora la parola spetta al ministro dell’immigrazione australiano Alex Hawke: sarà lui a scegliere se revocare il visto al campione.


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