Quirinale, l’«operazione scoiattolo» di Berlusconi arranca. Sgarbi: «La vedo molto dura: votino anche i No vax»

Il deputato del Misto continua la sua operazione per portare il Cav in cima al Colle, sondando anche l’area dei No vax: «Silvio è favorevole ai vaccini, ma dovrebbe ricordare che tutti hanno il diritto di votare, anche i non vaccinati»

A dieci giorni dall’inizio delle votazioni per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, secondo Vittorio Sgarbi, l’«operazione scoiattolo» che punta a raccogliere uno a uno i voti necessari per portare Silvio Berlusconi a diventare il nuovo inquilino del Quirinale sembra essersi arenata. Dopo alcuni giorni al fianco dell’ex premier a caccia di Grandi elettori, Sgarbi cede al pessimismo: «Oggi abbiamo tre voti in più, siamo a circa 20 voti oltre il centrodestra (oltre il quorum necessario per l’elezione, ndr), ma considerando che calcolo almeno 10 franchi tiratori, la situazione è molto difficile».


E il critico d’arte prosegue con i suoi calcoli: «A questo punto dovremmo stare a più 70, invece stiamo solo a più 10: insomma mi sembra un’impresa molto complicata». Il deputato ex Forza Italia, oggi nel Misto, già nei giorni scorsi aveva apertamente ammesso che pur di portare Berlusconi al Quirinale avrebbe anche sondato l’area dei parlamentari e dei Grandi elettori No vax: «Silvio è favorevole ai vaccini, ma può mandare un segnale a quei parlamentari che non avendo il Green Pass non possono venire a Roma a votare: credo che Berlusconi dovrebbe ricordare che tutti hanno il diritto di votare, anche i non vaccinati».


Secondo il critico d’arte, infatti, «se dovessero mancare proprio i loro voti dovremmo annullare le elezioni». Ma l’operazione scoiattolo continua, con l’obiettivo di raccogliere voti anche nell’area del M5s, in particolare fra i pentastellati fuoriusciti durante le ultime legislature. Sgarbi non intende arrendersi, e ribadisce: «Mi sto occupando di contattare i 100 fuoriusciti dal M5s e i 100 che non hanno alcuna possibilità di essere rieletti: la nostra proposta è creare una loro lista nel centrodestra, dare loro una possibilità, altrimenti sono morti».

Foto in copertina d’archivio: ANSA/CLAUDIO PERI

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