«Mustafa camminerà»: arriva in Italia per le cure il bambino simbolo del dramma siriano – Il video

Il bambino di 5 anni e il padre ritratti nello scatto premiato al Siena International Photo Award sbarcano in Italia

La loro foto era stata premiata al Siena International Photo Award: un papà senza una gamba che alza al cielo il figlio, completamente privo di arti. Ora il destino di quel bambino – Mustafa, 5 anni – sta cambiando: tutta la sua famiglia, sconvolta dalla guerra civile in Siria, è arrivato in Italia, all’aeroporto Leonardo da Vinci con un volo di linea da Istanbul. La foto, intitolata Hardship of life, è stata scattata l’anno scorso dall’artista turco Mehmet Aslan. Oggi Mustafa, papà Munzir, mamma Zeibab e le due sorelline più piccole arrivano nella città toscana, dove verranno ospitati in una casa resa disponibile dalla Caritas diocesana. Papà e figlio riceveranno quindi adeguate cure e la famiglia potrà restare in Italia.


Il viaggio dalla Turchia a Roma

Gli al-Nazzal sono partiti in aereo da Istanbul verso Roma e, una volta arrivati a Siena, dovranno rispettare la quarantena anti-Covid. Poi nei prossimi giorni Munzir e Mustafa andranno a Budrio, in provincia di Bologna, dove si occuperà di loro l’équipe del Centro Protesi Vigorso dell’Inail: il bimbo e il papà riceveranno gambe artificiali e specifiche terapie. L’ospitalità è stata organizzata dall’arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e dalla Caritas del posto. Come profughi, i cinque riceveranno vitto e alloggio e i cosiddetti “pocket money”, mentre riceveranno anche il supporto di un mediatore linguistico. Secondo quanto fa sapere l’ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi, come scrive Avvenire, la Caritas creerà una rete di supporto e di relazioni, un accompagnamento e l’insegnamento della lingua italiana. «Ma non si tratta di un’iniziativa isolata, perché si aggiunge ad altri segni simili e sta dentro un percorso di accoglienza di intere famiglie in difficoltà che la diocesi senese ha già intrapreso mettendo insieme provvidenza e fantasia: molti cittadini benefattori, infatti, si sono fatti vivi», dice il cardinale arcivescovo Augusto Paolo Lojudice.


La raccolta fondi

«Siamo di fronte a una grande solidarietà sociale che mi auguro continuerà nel tempo: la città di Siena è una preziosa risorsa». Per la famiglia al-Nazzal è stata lanciata una raccolta dei fondi cui ha partecipato anche il festival internazionale di fotografia di Siena. E poi il viaggio, l’ottenimento del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie e delle autorità locali, sono stati resi possibili dal lavoro della Farnesina. Muznir ha perso la gamba destra nel 2016 a Idlib a causa di una bomba di Assad. Zeibab era incinta di Mustafa: respirò il gas nervino delle bombe con conseguenze irreparabili per il feto, tanto che Mustafa è nato affetto da tetramelia (privo cioè dei quattro arti).

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