Mattarella bis, la stampa estera salva solo il Presidente. Durissimo El Mundo: «Italia resta ingovernabile»

La notizia fa il giro delle testate internazionali. L’esito del voto collegato alla sopravvivenza del «fragile governo Draghi» e visto come l’unico modo di uscire dallo stallo della politica

Sergio Mattarella viene (ri)eletto alla presidenza della Repubblica italiana con 759 voti e la stampa estera rilancia la notizia su tutte le principali homepage delle testate internazionali. Sergio Mattarella rieletto presidente dell’Italia tra profonde divisioni, titola il Guardian. Tutti i giornali parlano di stabilità sottolineando i giorni di divisioni tra forze politiche che hanno portato al risultato del capo dello Stato che accetta di rimanere, come sottolineato nel suo discorso, «nell’interesse della nazione». E non dimenticando l’età di Mattarella, 80 anni, e le sue 15 dichiarazioni di necessità di suo ritiro. «Non voleva un nuovo mandato ma è stato convinto a restare», si legge. Ha accettato per «senso di responsabilità», nota la Bbc che pone l’accento sul voto «spesso teso». Per il Financial Times solo il presidente uscente può permettere al «fragile governo Draghi» di sopravvivere.


Emmanuel Macron è stato tra i primi, ieri sera, a inviare le sue felicitazioni per l’esito della votazione: secondo Le Monde era in gioco «l’interesse della nazione». «Sarebbe stato meglio continuare il gioco al massacro o prendere atto dello stallo e cercare una via di uscita anche a costo di una leggera stortura alla logica istituzionale?», si chiede il quotidiano francese con ironia. «Ci è voluto un venerdì disastroso perché i leader delle principali forze politiche si arrendessero all’evidenza e chiedessero al presidente uscente di restare al Quirinale». E Le Figaro sottolinea come il voto «permetterà di assicurare la stabilità del tandem Mattarella-Draghi che gestisce da un anno il risanamento del Paese».


Per il New York Times Mattarella è il «guardrail» della «oscillante» democrazia nostrana e così “si preserva lo status quo”. Il Capo dello Stato ha guidato il paese in «sette anni caotici in cui l’Italia ha oscillato da sinistra a destra, rappresentando un guardrail della democrazia italiana». Il Washington Post definisce il rieletto presidente «riluttante», e cita la foto degli scatoloni e del trasloco pronto dal Quirinale postata nei giorni scorsi dal portavoce di Mattarella, Giovanni Grasso, su Twitter. L’Italia «sceglie di mantenere gli stessi leader, evitando il caos politico. La frammentata classe politica italiana rielegge Sergio Mattarella come capo dello stato e mantiene Mario Draghi come capo del governo dopo una settimana di disordine», nota il Wall Street Journal.

Spietato il commento della testata tedesca Spiegel, che parla di «teatro dell’assurdo». Il settimanale di Amburgo tifava, come da più parti in Germania, per Mario Draghi al Colle più alto. «Per giorni hanno giocato d’azzardo e litigato. Ma ora tutto è rimasto come prima, con Sergio Mattarella, si legge. Al primo ministro Mario Draghi non è stato permesso di diventare capo di stato». «I partiti non hanno trovato soluzioni all’abisso istituzionale», scrivono in Spagna su El Paìs. «Non sono riusciti ad accordarsi e si sono rassegnati a lasciare tutto immutato fino alle prossime elezioni», aggiunge El Mundo che parla dell’«ultimo sacrificio di un uomo di Stato». Mattarella continuerà «alla guida di un Paese ingovernabile», titola poi un editoriale del quotidiano spagnolo controllato dal gruppo Rcs.

«Il sacrificio dell’anziano presidente presuppone, di rimbalzo, che tutto continui come prima nella politica italiana, compreso il governo di concertazione di Mario Draghi». Ora il risultato darà, in teoria, «qualche mese di stabilità al Paese». Ma «non nasconde il nuovo grande fallimento della politica» e anzi «rivela in tutta la sua crudezza quanto il suo sistema istituzionale ormai superato e atrofizzato non sia più utile». Perché il nostro paese soffre «da molti decenni di ingovernabilità cronica». El Confidencial collega la notizia alla questione della crisi in Ucraina: il «basso profilo» sul piano diplomatico e il ruolo dell’industria italiana lasciano al paese «il suo posto tra i vip globali» in contesti in cui – è la critica – «il governo spagnolo non è riuscito a sedersi».

«Il primo ministro Mario Draghi e i partiti di governo hanno chiesto a Mattarella di rimanere per rompere una settimana di stallo politico politico», si legge sulla testata online Politico.Eu. Sergio Mattarella, «80 anni, avrebbe voluto lasciare il suo ruolo ma i leader politici non sono riusciti a trovare un accordo sul successore», dice l’Irish Times. Dalla Russia Kommersant pure ricorda che Mattarella «avrebbe dovuto lasciare il suo incarico il 3 febbraio, ma, a causa delle possibili conseguenze per la stabilità politica del Paese, ha accettato di candidarsi per un secondo mandato dopo che i partiti della coalizione gli hanno chiesto di riconsiderare la sua decisione».

Infine in Cina: secondo il South China morning post il presidente della Repubblica «ha accettato dopo che i partiti non sono riusciti a trovare un candidato alternativo reciprocamente accettabile in una settimana di voto difficile in Parlamento». Anche qui il focus è sull’immobilismo e il caos della politica italiana. Per la Cgtn, canale in inglese del network statale Cctv, il nome di Mattarella è venuto a galla «al termine di una settimana tesa in cui i due principali blocchi – centrosinistra e centrodestra – non sono riusciti a concordare una diversa soluzione comune». E ha rappresentato la soluzione di fronte alle «profonde fratture all’interno di entrambe le coalizioni». Xinhua, agenzia di Stato cinese, ricorda come, dopo un breve confronto con Draghi, Mattarella si sia reso disponibile per un secondo settennato, permettendo anche al presidente del Consiglio di proseguire con il lavoro del suo esecutivo.

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