In Europa la pandemia fa meno paura: in Francia addio mascherine all’aperto e via libera a concerti e (e presto) discoteche. Dove si riapre

Aboliti i limiti di accesso negli stadi, nei cinema, nei teatri e nelle sale da concerto. lo smart working non sarà più obbligatorio per 3 o 4 giorni a settimana ma solo raccomandato in linea generale

La Francia prova a voltare pagina. Dopo una delle ondate Covid più onerose sul fronte dei contagi e delle perdite di vite umane, il Paese decide per un allentamento delle misure per il contenimento delle infezioni. Trovano così accoglimento sul piano reale le promesse che il governo francese fece alla collettività lo scorso 20 gennaio, quando la quinta ondata di pandemia cominciava a registrare i parametri in calo. Questa mattina sono scattate le misure di alleggerimento che vedono la Francia tornare a condizioni di normalità crescente. Abolito da subito l’obbligo di mascherine all’aperto, si può tornare a camminare per strada con il volto scoperto. Resta in piedi, come al solito, la clausola del buon senso e dunque la «raccomandazione» di indossarla in caso di assembramento o comunque quando non è possibile il rispetto del distanziamento fisico. Attesissime da chi opera nel mondo delle manifestazioni culturali e sportive anche le regole per gli ingressi del pubblico agli eventi. A partire dalla giornata di oggi non è contemplato più alcun limite di accesso e di numero per capienza negli stadi e in tutti i luoghi della cultura, e dunque nei cinema, nei teatri e nelle sale da concerto.


Buone notizie anche per gli imprenditori del divertimento: tra due settimane esatte, discoteche e sale da ballo potranno tornare a popolarsi dopo la lunga chiusura totale, cominciata lo scorso 10 dicembre. Per quanto riguarda invece le modalità di lavoro alle quali il governo francese è dovuto ricorrere per contenere il numero dei contagi, i cittadini francesi potranno finalmente scegliere in autonomia: lo smart working non sarà più obbligatorio per 3 o 4 giorni a settimana ma solo raccomandato in linea generale. Le nuove regole scattano nel giorno in cui in Italia è previsto un Consiglio dei ministri orientato a decidere per un allentamento simile delle restrizioni anti-Covid.


Anche il governo italiano sta pensando di voltare pagina adottando una serie di provvedimenti per alleggerire le attuali misure, a partire dalle mascherine e dalla quarantena per le scuole. Si pensa di ricorrere alla didattica a distanza solo per i non vaccinati e potrebbe inoltre diventare illimitata la durata del Green pass per chi ha fatto tre dosi. Ma sono diversi i Paesi che provano a lasciarsi alle spalle l’emergenza e a ripartire. I tempi sono maturi per la Finlandia, per esempio, che a partire dal 14 febbraio revocherà alcune delle misure, tra cui i limiti di capienza agli eventi culturali e sportivi. E lo sono anche per la Danimarca che ieri ha deciso di abolire tutte le misure restrittive contro il Covid. Si tratta del primo Paese europeo che ha dato lo stop all’obbligo di mascherine e di Green pass e ha concesso ai locali di rimanere aperti senza limiti di orario. Tutte situazioni in cui le campagne di vaccinazione stanno svolgendo, e continuano a svolgere, un ruolo chiave grazie alla conquista di un alto tasso di immunizzati.

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