Covid, la pressione sulle terapie intensive cala in 8 Regioni: peggiorano solo Sicilia e Provincia di Bolzano

A livello nazionale, il tasso di occupazione è stabile al 16%. La situazione nei reparti ordinari migliora in 9 Regioni

Restano stabili le percentuali di occupazione da parte di pazienti Covid dei reparti ordinari e di terapia intensiva. Secondo il monitoraggio di Agenas, i dati a livello nazionale si attestano rispettivamente al 30% e 16%. Per quanto riguarda i reparti di area non critica, il dato nelle ultime 24 ore è calato in 9 regioni: Campania (attestandosi al 30%), Liguria (39%), Lombardia (28%), Marche (33%), Provincia autonoma di Bolzano (23%), Provincia autonoma di Trento (29%), Piemonte (30%), Puglia (23%), Valle d’Aosta (al 35%). È invece in aumento in 5 regioni: Abruzzo (al 33%), Lazio (33%), Molise (23%), Sicilia (38%), Umbria (33%). Rimane stabile in Basilicata (al 25%), Calabria (38%), Emilia Romagna (30%), Friuli Venezia Giulia (39%), Sardegna (24%),Toscana (27%), Veneto (25%). In 9 regioni, il tasso supera la soglia del 30%. Si tratta di Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta. Per quanto riguarda le terapie intensive, la percentuale di posti occupati da pazienti con Covid-19 cala in 8 Regioni: Basilicata (6%), Calabria (10%), Marche (23%), Provincia autonoma di Trento (24%), Piemonte (20%), Toscana (17%), Umbria (10%), Valle d’Aosta (15%). Il tasso cresce solo nella Provincia autonoma Bolzano (arrivando al 13%) e in Sicilia (17%). È stabile in Abruzzo (al 19%), Campania (11%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (21%), Liguria (14%), Lombardia (13%), Molise (8%), Puglia (12%), Sardegna (16%) e Veneto (15%). In 5 regioni è oltre il 20%: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Provincia autonoma di Trento.


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