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Beppe Grillo punta su Virginia Raggi e Chiara Appendino per “salvare” il M5s

11 Febbraio 2022 - 09:10 Fabio Giuffrida
«Ah Virginia, ce ne fossero di avvocati bravi come te. Qui mi sembrano tutti impazziti», avrebbe detto il Garante del Movimento ieri a Roma per incontrare i big

Beppe Grillo sta facendo di tutto per “ricucire” il Movimento Cinque Stelle dopo la sospensiva del tribunale di Napoli che, di fatto, ha azzerato i vertici. Non è facile anche perché Conte (ora destituito) non vuole di certo perdere la sua leadership. Il Garante del Movimento – che ieri 10 febbraio ha incontrato a Roma i big del Movimento – sta pensando, come scrive il Corriere della Sera, all’opzione donna per uscire dall’impasse, per dare un nuovo corso a un Movimento che altrimenti rischia di schiantarsi contro il muro. Sembrano lontani i tempi in cui Virginia Raggi e Chiara Appendino, rispettivamente, conquistavano Roma e Torino. Tra le due non c’è mai stato particolare feeling, spiega chi le conosce bene: insomma, «amiche mai». Colleghe magari sì. A pesare sulla carriera politica di Appendino potrebbero essere le due condanne che hanno spinto l’allora sindaca di Torino a non ricandidarsi per il secondo mandato mentre la Raggi ci ha provato lo stesso, restando fuori dal podio. Insomma Raggi è decisamente in “vantaggio” rispetto alla collega di Torino.

Ieri 10 febbraio Grillo, tra i tanti, ha incontrato anche l’ex sindaca di Roma: «Ah Virginia, ce ne fossero di avvocati bravi come te. Qui mi sembrano tutti impazziti», le avrebbe detto secondo Il Messaggero. Il Garante ha colloquiato anche con Conte e Di Maio, il ministro degli Esteri ormai ai ferri corti con l’ex premier, soprattutto dopo la mancata elezione alla presidenza della Repubblica della responsabile degli 007 italiani Elisabetta Belloni (che piaceva all’ex premier ma non a Di Maio). Appendino, comunque, non scherza. Ha da tempo ottimi rapporti con molti Cinque Stelle e la stima di Conte. L’unico problema restano le condanne. L’obiettivo di entrambe – e questo ormai non sembra essere un mistero – resta quello di continuare la carriera politica a livello nazionale, magari in Parlamento. Chissà che non possa essere questa l’occasione per fare un enorme passo in avanti. Raggi ha dalla sua parte non solo l’amicizia con Grillo ma anche gli ottimi rapporti con Di Maio e Di Battista senza considerare, d’altro canto, le tensioni con Conte perché – scrive ancora Il Messaggero – non gli avrebbe mai perdonato l’appoggio non troppo convinto nella sua corsa a sindaca di Roma.

Foto in copertina di repertorio: ANSA/ETTORE FERRARI

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