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Ucraina, gli oligarchi russi nel mirino dell’Italia sono 500: le indagini tra trust e patrimoni stellari

06 Marzo 2022 - 09:49 Redazione
Si lavora a un registro internazionale pubblico degli oligarchi con patrimoni superiori ai 10 milioni di euro

Il contrasto alla Russia di Vladimir Putin in Italia passa anche da operazioni che coinvolgono beni e risorse economiche degli oligarchi russi, spesso vicini al presidente. Ieri il sequestro, da parte della Guardia di Finanza, di ville seicentesche, yacht e case in tutta Italia per 143 milioni di euro. Un’operazione che parte da un elenco, fornito dall’Unione europea, di 680 nomi tra cui le autorità italiane hanno individuato 500 persone, con fortune spesso non riconducibili a loro ma schermate da società e trust. Si lavora a un registro internazionale pubblico degli oligarchi con patrimoni superiori ai 10 milioni di euro. Il lavoro della Guardia di Finanza, ricostruisce Repubblica, è guidato dal comandante generale Giuseppe Zafarana su invito del Comitato di sicurezza finanziaria insediato al ministero dell’Economia, che monitora il funzionamento del sistema di prevenzione e di sanzioni del finanziamento del terrorismo e del riciclaggio. La caccia ai patrimoni è appena cominciata e incontra la difficoltà di avere situazioni nella stragrande maggioranza dei casi schermate da trust vari.

I sequestri

Tra i beni sequestrati ieri c’è il megayacht di quello che è secondo Forbes l’uomo più ricco di Russia: Alexey Mosdashov, presidente della società Severgroup, azionista della Rossiya. Lady M era ormeggiato a Imperia: 65 milioni di imbarcazione per 65 metri e una pista per l’atterraggio degli elicotteri. E poi la Finanza ha sequestrato Lady Lena: valore 55 milioni, quest’altro megayacht appartiene a Gennady Timchenko, magnate dell’energia, delle infrastrutture e dei trasporti e uno dei migliori amici di Putin da almeno 30 anni: era pronto a salpare per la Costa Azzurra dal porto di Salerno. La Gdf ha operato poi anche in Costa Smeralda, dove Alisher Usmanov (oligarca russo-uzbeko e cittadino onorario del comune di Arzachena) è di casa da quasi 30 anni: gli hanno sequestrato Villa Pevero, Arzachena, un immobile dal valore di 17 milioni di euro. Alla Sardegna l’oligarca ha regalato 500 mila euro nel periodo peggiore dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. La villa più bella sul golfo del Pevero è sua dagli anni ’90. Qui le sue feste sono leggendarie, come lo sono i party sul suo yacht, Dilbar, sequestrato in Germania in questi giorni: era ad Amburgo in cantiere per manutenzione e migliorie.

Sul lago di Como, a Menaggio, sono state poi sequestrate ieri due ville da 8 milioni di euro: appartengono a Vladimir Soloviev, che non è un oligarca in senso stretto ma è punta di diamante della propaganda putiniana in qualità di presentatore tv, giornalista, intrattenitore. Sequestrata anche Villa Lazzareschi, in provincia di Lucca: con un valore di mercato di circa 3 milioni, è riconducibile a Oleg Savchenko. Uomo d’affari e membro della Duma, ha votato a favore della risoluzione relativa all’appello a Putin sulla necessità di riconoscere Donetsk e Lugansk, le autoproclamate repubbliche del Donbass.

I prossimi passi

Il lavoro della Guardia di Finanza prosegue, nel tentativo di svelare i giri d’affari nascosti. Secondo Repubblica una pista conduce già ad alcuni studi di commercialisti italiani del Nord Italia che in questo momento sono sotto la lente degli investigatori, e porta poi a Cipro e Malta dove molti di questi oligarchi hanno posizionato i loro trust «europei». Gli oligarchi, per investire in Italia, fanno largo ricorso a fondi d’investimento. Lo fa anche lo Stato russo: il fondo sovrano, Rdif, ha partecipazioni dirette in importanti imprese del nostro paese, scrive il Copasir, «attraverso partnership con importanti istituti di sviluppo italiani (Cassa Depositi e Prestiti e Fsi), implementando una serie di significativi progetti congiunti in Russia in settori tradizionali e maturi, tra cui infrastrutture di trasporto (insieme ad Anas), industria dell’energia elettrica (insieme a Enel), allevamento (insieme ad Inalca) e industria alimentare». Nelle ultime ore sono stati segnalati almeno tre sequestri alle dogane di scali aeroportuali di cittadini russi fermati con valigie cariche di soldi. E l’intelligence europea sta lavorando su svariate segnalazioni di viaggi di alcuni dei più influenti oligarchi, dalla Russia verso il Medio Oriente.

In copertina ANSA/ FABRIZIO TENERELLI | La Guardia di Finanza ha ‘congelato’ nel porto di Sanremo il maxi yacht ‘Lena’, imbarcazione di 52 metri con valore stimato in 50 milioni di dollari, di proprietà del magnate russo dell’energia e delle infrastrutture Gennady Timchenko, amico di Putin ancora prima dell’ascesa dello ‘zar’ al Cremlino, proprietario di Volga Group e socio di Novatek, 5 marzo 2022.

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