Mattarella: «L’aggressione all’Ucraina è intollerabile. Questa guerra mette a rischio la civiltà europea»

Il presidente della Repubblica in occasione della Festa della donna: «La crescita della presenza protagonista femminile in tutti gli ambiti è una condizione per lo sviluppo del nostro Paese»

«Non è tollerabile, e non dovrebbe essere neppure concepibile, che, in questo nuovo millennio, qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati». Così Sergio Mattarella è intervenuto sulla guerra in Ucraina, parlando al Quirinale in occasione della Festa della donna. Il presidente della Repubblica ha criticato la logica secondo cui «gli stati più grandi e forti» pretendono di avere «il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi. Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni. Va fermato – subito; con decisione – questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà». «Opporsi oggi a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi», ha continuato Mattarella. «Potrebbe provocare dei costi alle economie dei Paesi che vi si oppongono ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso». Secondo il presidente della Repubblica, «l’indifferenza di fronte all’arbitrio e alla sopraffazione è il peggiore dei mali. In gioco non c’è solo la libertà di un popolo ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano». Parlando della condizione delle donne in Italia, invece, Mattarella ha detto: «La crescita del ruolo delle donne, della presenza protagonista femminile in tutti gli ambiti della vita politica, istituzionale, economica, sociale, è una condizione per lo sviluppo del nostro Paese. La Giornata dell’8 marzo è uno sprone. Per tutte le donne, certamente. Lo è anche per l’intera Italia che vuole diventare migliore».


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