No! I terremotati di Amatrice non vivono ancora nelle baracche

Non risulta che i cittadini di Amatrice siano stati abbandonati all’interno di baracche, costruzioni provvisorie di fortuna. Non è la prima volta che le zone terremotate vengono sfruttate per la disinformazione

Circola una foto di Amatrice in macerie corredata da un testo che accusa il governo di non voler aiutare i terremotati, che vivrebbero ancora nelle baracche, preferendo stanziare fondi per la crisi ucraina. Non è la prima volta che Amatrice viene sfruttata in maniera impropria come pretesto per criticare la destinazione di fondi statali o per temi come quello dell’immigrazione (ne parliamo qui).

Per chi ha fretta

  • Sì, la foto è veramente scattata ad Amatrice, ma non mostra la situazione attuale, bensì quella del 2016.
  • No, i terremotati non vivono dentro le baracche.
  • Sì, l’Italia ha inviato 110 milioni di euro all’Ucraina per sostenerla nel conflitto contro la Russia.

Analisi

Riportiamo il testo presente nell’immagine che circola online:

Non è in Ucraina, non è in Siria, né in Iraq né in Afghanistan…
…è Amatrice in Italia, e non sono state le bombe a ridurla così, ma un terremoto…
Il governo italiano stanzierà centodieci milioni di euro per finanziare l’attuale guerra in Ucraina, ma non muove un dito per ricostruire le case di questa povera gente che vive ancora dentro le baracche.
…..le guerre prima di tutto..! Cosi per non dimenticare

Il post che circola su Facebook. L’immagine è stata condivisa oltre 14 mila volte.

Il post lascia intendere che l’immagine mostri la situazione attuale di Amatrice. Per verificare la veridicità di questo fatto è sufficiente effettuare una ricerca inversa della foto su Google Immagini, che tra i risultati mostrerà un articolo del Messaggero del 2016 in cui viene usata la stessa foto. É chiaro quindi che la foto non ritrae la situazione attuale.

La foto come appare utilizzata nell’articolo del Messaggero

Tuttavia, questo non prova che gli amatriciani non siano più nelle baracche. Fortunatamente, anche in questo caso Il Messaggero (di Rieti) ci viene in aiuto, con diversi articoli che trattano delle “casette” (il cui nome ufficiale è SAE – Soluzioni Abitative d’Emergenza) dove i terremotati vivono dal 2017.

L’articolo che annuncia la consegna delle prime 25 “casette”.

Oltre a quello delle prime 25, ci sono articoli sulla consegna di 297 casette alle frazioni, e di altre 62 al comune di Amatrice. Non mancano articoli sui controlli effettuati e sull’assenza di segnale telefonico nelle casette. Prove sufficienti ad affermare che gli amatriciani non vivono più nelle baracche. Ad ulteriore conferma troviamo un articolo della Repubblica del 27 febbraio 2022, che nella foto di copertina mostra che situazione di Amatrice è ben diversa che quella mostrata su Facebook.

Infine, ci siamo accertati della veridicità della cifra di cui parla il post su Facebook. L’Italia ha effettivamente inviato 110 milioni di euro in aiuti al governo di Kiev.

Conclusioni

Un’immagine che circola su Facebook lascia intendere che gli abitanti di Amatrice stiano ancora vivendo nelle baracche, e usa questo fatto per criticare lo stanziamento di 110 milioni di euro in aiuti all’Ucraina da parte del governo italiano. La cifra è corretta, ma la situazione di Amatrice è ben diversa da quella descritta nell’immagine. Gli abitanti della città laziale stanno sì vivendo in alloggi “di emergenza”, ma non si tratta di baracche.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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