Covid, i dieci consigli di Gimbe per una Pasqua in sicurezza (mentre tornano a salire i contagi)

Vaccini al palo, crescita dei ricoverati e delle terapie intensive

Crescita dei contagi, dei ricoveri e delle terapie intensive. E crollo dei nuovi vaccinati. Questi in sintesi i dati del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sull’emergenza Coronavirus. Nella settimana dal 23 al 29 marzo è infatti in crescita l’occupazione dei posti letto in area medica da parte dei pazienti con Covid-19 mentre si inverte la tendenza in terapia intensiva, che era ormai da diverse settimane in calo: i ricoveri con sintomi sono stati 9.740 rispetto a 8.969 della settimana precedente, pari a +8,6%, mentre sono 487 i ricoveri in terapia intensiva rispetto a 455, pari a +7%. Dopo 6 settimane consecutive di calo, invece, iniziano a ricrescere i decessi: sono 953 negli ultimi 7 giorni (+ 3,1%) con una media di 136 al giorno rispetto ai 132 della settimana precedente.


La pandemia

«Sul fronte degli ospedali – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – si rileva un’inversione di tendenza nei posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva (+7%) e prosegue l’incremento dei ricoveri in area medica (+8,6%)». Per quanto riguarda la campagna di immunizzazione al 30 marzo sono state solo 58.545 le quarte dosi di vaccino anti Covid somministrate agli immunocompromessi pari al 7%. In base alla platea ufficiale (791.376) il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 7,4% ma con nette differenze regionali che vanno dallo 0,7% del Molise al 34,5% del Piemonte. «È di fatto stabile – puntualizza Marco Mosti, direttore operativo Gimbe – il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva: la media settimanale si attesta infatti a 45 ingressi al giorno rispetto ai 42 della settimana precedente».


I dieci consigli per la Pasqua

Ma la Fondazione elargisce anche dieci consigli per passare una Pasqua in sicurezza. L’ente di Cartabellotta le divide in individuali e di sistema. Quelle individuali sono:

  • completare il ciclo vaccinale con tre dosi (quattro per le persone immunocompromesse);
  • continuare ad indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso, all’esterno in condizioni di assembramento e quando si è a contatto con persone fragili;
  • fare il tampone in caso di sintomatologia compatibile con COVID-19;
  • rispettare l’isolamento in caso di positività o in presenza di sintomatologia compatibile con COVID-19 nell’attesa di eseguire il tampone.

Quelle di sistema invece sono:

  • mettere in campo interventi di comunicazione efficaci al fine di vincere l’esitazione vaccinale del maggior numero possibile di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino o che non hanno ancora ricevuto la dose booster, oltre che dei genitori dei bambini non ancora vaccinati;
  • mantenere l’obbligo di mascherine al chiuso e nei luoghi affollati sino a quando la circolazione del virus non si sarà sensibilmente ridotta;
  • implementare interventi di formazione per i medici di medicina generale affinché prescrivano tempestivamente i farmaci antivirali disponibili ai soggetti a maggior rischio di malattia severa;
  • implementare interventi strutturali per migliorare l’aerazione di spazi chiusi come uffici pubblici o aule scolastiche, per le quali si attendono ancora le linee guida nazionali;
  • potenziare il sistema di sequenziamento delle varianti virali;
  • pianificare la campagna vaccinale autunnale, monitorando l’efficacia vaccinale sulla malattia severa ai fini di un’eventuale somministrazione del secondo booster (quarta dose) per i soggetti a maggiore rischio.

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