Decreto Ucraina, il senato vota ok alla fiducia con 214 voti a favore

Il testo, già approvato alla Camera, prevede l’invio di aiuti militari e dispone le misure per l’accoglienza dei profughi

Con 214 voti favorevoli e 35 voti contrari il Senato ha votato la fiducia sul Decreto Ucraina, il testo già approvato dalla Camera che prevede una serie di misure per aiutare l’Ucraina, dall’invio di materiale militare alle disposizioni per l’accoglienza dei profughi. Giuseppe Conte aveva già assicurato il sostegno del Movimento 5 Stelle: «Se il governo metterà la fiducia sul decreto Ucraina, che prevede aiuti militari insieme a quelli umanitari, i 5Stelle voteranno sì, esattamente com’è successo alla Camera». Con la questione di fiducia, tra l’altro, è decaduto l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia a proposito del passaggio delle spese militari al 2 per cento del pil. L’obiettivo sarà raggiunto, come ha chiarito il ministro Lorenzo Guerini e come prevedevano gli accordi del 2019, entro il 2028.


Il No di Vito Petrocelli (M5s)

Il No di Petrocelli è quello più rumoroso ma anche uno di quelli più attesi. Il senatore del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Esteri Vito Petrocelli ha sempre detto che avrebbe votato No a qualsiasi invio di armi in Ucraina: «Voterò no alla fiducia sul decreto Ucraina. È sbagliato inviare armi ad un paese coinvolto in un conflitto. Voglio rappresentare in parlamento il sentimento di tantissimi italiani, contro il pensiero unico interventista dei partiti. Ora lapidatemi pure.. ».


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