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Partita la prima missione tutta privata verso la Stazione spaziale internazionale: per salire a bordo servivano 55 milioni di dollari – Il video

Una volta arrivati a destinazione gli astronauti si dovranno dedicare a esperimenti scientifici

Per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale, una missione composta interamente da astronauti privati è partita verso la Stazione spaziale internazionale. Il lancio è avvenuto dal Kennedy Space Center in Florida ed è stato organizzato da SpaceX, l’azienda fondata e guidata da Elon Musk. L’equipaggio è formato da quattro persone e il biglietto per partecipare è costato 55 milioni di euro. Gli astronauti privati arriveranno nelle prossime ore alla Stazione spaziale internazionale e resteranno qui otto giorni prima di tornare sulla Terra a bordo di una navicella Dragon sempre di SpaceX. Fino a questo momento gli astronauti privati saliti a bordo della Stazione spaziale sono arrivati tutti da canali russi. Dal 2019 la Nasa ha deciso di aprire questa possibilità anche agli Stati Uniti, permettendo a dipendenti di compagnie private di arrivare sulla stazione in orbita attorno alla Terra per condurre esperimenti.


A differenza di altri progetti, come quelli organizzati da Blue Origin e Virgin Galactic, qui infatti non si parla di turisti spaziali ma di progetti che hanno comunque una finalità scientifica. Tutti gli astronauti che partecipano a questa missione hanno affrontato tra le 750 e le 1.000 ore di addestramento al Johnson Space Center di Houston, in Texas. Una volta arrivati alla Stazione spaziale internazionale dovranno occuparsi di portare a termine oltre 20 esperimenti scientifici. I membri dell’equipaggio sono Larry Connord, partner di un gruppo immobiliare, Mark Pathy, amministratore delegato di una società che si occupa di investimenti e Eytan Stibbe, ex pilota dell’aeronautica israeliana e Michael Lopez-Alegria, vice presidente della società Axiom con un passato come astronauta della Nasa.


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