Il russo che combatte contro i russi in Ucraina: «Putin vuole rifare l’Unione Sovietica»

Sta nel battaglio ultranazionalista Oun, ma politicamente si definisce «un liberale di destra. Stimo molto Donald Trump»

Volodymir Grotzov, 48 anni, è un cittadino russo che combatte in Ucraina dalla parte di Kiev. La sua storia la racconta oggi Repubblica in un articolo a firma di Fabio Tonacci. Il documento da rifugiato ucraino attesta che è nato a Kandalaksa, sulla penisola di Kola, vicino al confine con la Finlandia. «Sono ingegnere, ero impiegato in una centrale elettrica, ma ero anche interessato alla politica. Il 4 dicembre 2012 andai a Mosca per le proteste di Piazza Bolotanaya contro Putin. La polizia mi controllava, ho rischiato di essere arrestato. Per le mie posizioni politiche ho perso il lavoro. Nel 2014 postavo le foto di EuroMaidan su Vk, il social network russo, cosa che poi mi ha costretto a scappare ad Anapa, sul Mar Nero». Poi si è trasferito a Kiev nel 2014: «È come quando hai una famiglia e scopri che tuo padre picchia i tuoi fratelli e stupra tua sorella, tua madre è una poco di buono e i tuoi parenti sono dei pervertiti criminali. Ma hai anche dei fratelli buoni. Allora che fanno i fratelli buoni? Escono dalla famiglia, cercano di far curare i recuperabili ed eliminano gli altri».


Grotzov non ha più contatti con la sua famiglia ma ha le idee chiare: «Per me, ripeto, la Russia non deve esistere perché c’è la sua mano in tutti i conflitti aperti nel mondo. In un’intervista Putin ha detto che la dissoluzione dell’Urss è stata la più grande tragedia. Vuole restaurare l’Unione Sovietica e andare oltre il Patto di Varsavia, come si capisce dall’influenza che sta esercitando sulla Siria e in Venezuela». Ora è nel battaglione Oun, che è ultranazionalista. Ma lui politicamente si definisce un «liberale di destra. Credo al libero mercato, alla libertà di impresa, all’autodeterminazione dei popoli, all’autodifesa e alla riduzione delle tasse. Stimo molto Donald Trump».


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