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Le contro-sanzioni di Mosca su Stati Uniti e Canada: «Nella black list quasi tutti i parlamentari americani e canadesi»

La reazione del Cremlino è legata alle sanzioni partite lo scorso 24 marzo da Usa e Canada che hanno colpito quasi tutti i parlamentari russi

Scattano le contro-sanzioni della Russia nei confronti dei parlamentari americani e canadesi. Sono 398 i membri del Congresso degli Stati Uniti colpiti dalle sanzioni di Mosca, come riporta l’agenzia russa Tass che cita una nota del ministero degli Esteri. Le sanzioni russe vogliono essere una risposta a: «un’altra ondata di sanzioni anti-russe imposte dall’amministrazione di Joe Biden il 24 marzo contro 328 deputati della Duma», cioè la quasi totalità dell’assemblea parlamentare russa. Un trattamento riservato in modo identico a Washington, spiega la nota del Cremlino, che garantisce di voler aggiornare ancora la black list di legislatori occidentali, dopo aver già inserito la speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, tra le persone non gradite in Russia. Colpiti dalle sanzioni di Mosca anche 87 senatori canadesi, anche in questo caso dopo la decisione del 24 marzo scorso del Parlamento canadese di inserire nella lista delle persone sanzionate e bandite dal Paese tutti i membri della Duma. Contro il Canada, spiega il Cremlino, sono previste nuove controsanzioni: «Compreso l’ampliamento della lista di cittadini canadesi banditi dalla Russia»

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