Ucraina, 400 sacerdoti denunciano il patriarca di Mosca Kirill: «Le sue parole a favore della guerra sono un’eresia»

Il patriarca di Mosca si è congratulato con Putin «per il suo grande servizio al popolo russo»

Salgono a 400 i sacerdoti della Chiesa ucraina che condannano le parole del patriarca di Mosca Kirill I. I sacerdoti si appellano al Consiglio dei Primati delle Chiese Antiche Orientali (la più alta corte dell’ortodossia mondiale) e citano in giudizio il patriarca putiniano accusandolo di «praticare la dottrina del mondo russo». Secondo i sacerdoti ucraini, Kirill si sarebbe discostato dall’insegnamento ortodosso e, benedicendo la guerra della Russia contro l’Ucraina, si sarebbe macchiato di crimini morali e avrebbe commesso un’eresia. In una lettera inviata al Consiglio i 400 chiedono di «esaminare le dichiarazioni pubbliche di Kirill riguardo la guerra in Ucraina alla luce delle Sacre Scritture e delle sacre tradizioni della Chiesa, con l’obiettivo finale di spogliarlo del ruolo di patriarca». Secondo l’Orthodox Times, anche nel Consiglio Ecumenico delle Chiese starebbe montando la pressione affinché la Chiesa Ortodossa russa venga esclusa dall’associazione.


In effetti, Kirill ha più volte espresso posizioni sulla guerra che si discostano dalla dottrina cristiana. Da quando è iniziata la guerra si è reso più volte protagonista di uscite che sono state condannate anche da Papa Francesco. Kirill ha definito la guerra in Ucraina una «guerra santa» e l’esercito russo «una manifestazione attica dell’amore evangelico per i nostri vicini». Il patriarca si è anche congratulato con Putin «per il suo grande e responsabile servizio per al popolo russo». Dal canto loro i sacerdoti ucraini che accusano Kirill hanno dichiarato: da uomini di Chiesa e semplici cristiani siamo sempre stati e sempre staremo dalla parte del nostro popolo. Supportiamo a pieno le autorità ucraine e le forze armate nel combattimento contro l’aggressore.


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